Regione

Falconara Marittima: la finanza sequestra 200 mila mascherine

Sequestrate oltre 200 mila mascherine provenienti dall’Ungheria, rinvenute in una ditta di Falconara marittima. Il
titolare è stato denunciato per frode nell’esercizio del commercio, e rischia di beccarsi una reclusione fino a due anni
e una multa fino a 2065 euro. Le indagini sono state condotte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di
Falconare Marittima, nell’ambito di operazioni condotte in altri 31 Comuni di dieci Regioni d’Italia. Le Fiamme
Gialle sono partite dall’evidenza di mascherine non conformi vendute in molti negozi al dettaglio della cittadina
dorica, tra cui farmacie del posto, che ignare di tutto avevano acquistato i dispositivi di protezione individuale.
Questi ,infatti, venivano sì venduti con il “marchio Ce”, ma non risultava conforme, perché rilasciato da un ente
cinese, non autorizzato a verificare ed attestare il prodotto. Tra l’altro il “certificato di conformità” rilasciato dalla
società cinese aveva un nome molto simile a quello di un noto organismo certificatore, conosciuto a livello
internazionale, tale da indurre in errore gli stessi titolari delle farmacie. E c’è di più, la ditta dorica non aveva
ricevuto nessuna autorizzazione da parte dell’Istituto Superiore della Sanità ad immettere tali prodotti in commercio,
come invece il decreto “Cura Italia” prevede (art.15). Sono stati trovati anche tre operai che lavoravano in nero
all’interno della ditta, di cui se ne occuperà l’Ispettorato del Lavoro.
Paola Pieroni