Regione

Prestazioni ambulatoriali annullate: i Sindacati incontrano la Regione

I Sindacati Confederali e dei Pensionati di Cgil Cisl e Uil Marche hanno incontrato, nei
giorni scorsi, il Servizio regionale Sanità sul tema dell’annullamento delle prestazioni
ambulatoriali di primo accesso con classe di priorità D e P disposto dalla Delibera della
Giunta regionale n. 523 del 2020.
Le Organizzazioni Sindacali hanno manifestato tutta la loro contrarietà nei confronti di una
decisione frettolosa che, nella maggior parte dei casi, complica inutilmente la vita di circa
90.000 cittadini marchigiani, costringendo tutti, con un automatismo inspiegabile, a tornare dal
loro Medico di famiglia per prescrivere nuovamente le prestazioni annullate, previa
“rivalutazione del bisogno assistenziale”.
Sotto accusa anche le modalità di comunicazione di tale decisione, della quale peraltro
non sono stati informati neppure i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e delle
Associazioni di tutela dei cittadini che fanno parte del Tavolo regionale di monitoraggio sui
tempi di attesa. Tantissimi Medici e pazienti ancora non sanno nulla. Ad altri la decisione è
stata comunicata da una telefonata automatizzata dal parte del CUP, che nel frattempo è
diventato un imbuto inaccessibile a tutti coloro che, una volta tornati dal loro Medico,
stanno provando a prenotare di nuovo le prestazioni.
Vista l’importanza di tale decisione, presa in concerto con i rappresentanti dei Medici di
Medicina Generale – i cui studi li sappiamo completamente intasati quanto il Cup – ,
sarebbe stato almeno opportuno renderla pubblica attraverso gli organi di comunicazione
ufficiali della Regione, con relativa assunzione di responsabilità politica.
Il Servizio Salute si è impegnato a programmare un nuovo incontro per la prossima
settimana, al quale saranno presenti anche i rappresentanti dei Medici di Medicina Generale.
Gli obiettivi saranno quelli di individuare alcune categorie di prestazioni per le quali si può
procedere ad una riprogrammazione diretta della loro erogazione, e di valutare modalità di
comunicazione del CUP non automatiche ma personalizzate per alcune categorie di utenti,
in particolare gli anziani che da questa situazione subiscono un pregiudizio particolare.
Restano sullo sfondo le questioni della riprogrammazione delle agende di prenotazione,
comprese quelle per la Libera Professione intramuraria che è stata riattivata dal primo
giugno, e delle modalità con le quali acquistare prestazioni (o assumere personale) per
provare a recuperare il tempo perduto a causa dell’emergenza Covid.
Ancona, 8 giugno 2020

Le Segreterie regionali di CGIL CISL UIL Marche