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Diversità di genere e governance bancaria: più donne nei consigli di amministrazione = meno sanzioni per cattiva condotta

Una maggiore rappresentanza femminile nei cda attira meno multe dalle autorità. Le sanzioni per cattiva condotta sono inferiori di 7,48 milioni di dollari l’anno, secondo un nuovo studio della Cass Business School di Londra.

Londra, gennaio 2020. Un nuovo studio della Cass Business School dimostra che le banche con una forte presenza femminile nei propri cda incorrono in meno sanzioni pecuniarie per irregolarità rispetto alle altre.

Lo studio, intitolato Gender Diversity and Bank Misconduct, i cui autori includono le docenti di finanza di Cass, la Professoressa Barbara Casu Lukac e la Dott.ssa Angela Gallo, indaga sull‘impatto della diversità di genere nei consigli di amministrazione sulla cattiva condotta finanziaria e generale delle banche.

Riscontrando comportamenti scorretti in vari ambiti, tra cui antiriciclaggio (AML), misselling e violazioni fiscali, in aumento dopo la crisi finanziaria del 2007-2008, le autorità di regolamentazione delle banche hanno introdotto riforme di governance.

Una di queste riforme prevede misure per aumentare la diversità di genere allinterno dei consigli di amministrazione.

Come spiega il rapporto: “La cattiva condotta delle banche ha implicazioni significative non solo per le singole istituzioni finanziarie, in quanto grandi sanzioni regolamentari possono danneggiare la loro solidità, ma anche per la società, in quanto comportamenti scorretti intaccano la fiducia nel sistema finanziario. Pertanto, è importante comprendere il ruolo della diversità di genere nei consigli di amministrazione nel ridurre la cattiva condotta delle banche, poiché le sue implicazioni sono di natura sistemica e contribuiscono a rafforzare la stabilità finanziaria”.

Lo studio ha esaminato i risultati tra il 2007 e il 2018 di 83 banche quotate in 21 paesi europei e ha analizzato un totale di 146 incidenti di cattiva condotta e le conseguenti sanzioni da parte delle autorità di regolamentazione statunitensi.

L’analisi ha portato alla luce dati che suggeriscono che le banche con una forte diversità ai vertici erano più conformi alle regole e tendevano ad evitare lo stesso livello di punizione finanziaria rispetto a quelle con consigli di amministrazione a maggioranza maschile, con un notevole risparmio annuale equivalente a 7,48 milioni di dollari.

La Dott.ssa Gallo ha spiegato che, sebbene ci siano segnali positivi, le autorità di regolamentazione dovrebbero concentrarsi sui ruoli effettivi e sul livello decisionale delle donne, piuttosto che sul numero di rappresentanti allinterno dei cda. La Dott.ssa Gallo ha affermato che:

Prossimo passo: cercare di garantire che la diversità sia associata all’inclusione. In altre parole, le donne che siedono nel consiglio di amministrazione dovrebbero avere pari opportunità di partecipare e contribuire attivamente alle attività del cda. Questa mancanza di inclusione potrebbe spiegare, ad esempio, perché le donne lascino spesso il loro posto in cda dopo un breve periodo di tempo.

“L’effetto di riduzione dei comportamenti scorretti è più evidente quando ci sono almeno tre donne in un consiglio di amministrazione. Ciò fornisce un’ulteriore prova della necessità di una maggiore inclusione affinché la diversità sia più efficace.

Oltre alla diversità di genere, la ricerca ha anche testato altri aspetti della diversità tra cui l’età, la nazionalità e la rappresentanza degli impiegati, ma non ha trovato alcuna prova che queste variabili aggiuntive siano associate a livelli decrescenti di cattiva condotta bancaria.

Il rapporto attribuisce l’importanza della diversità di genere al fatto che “le donne apportano un insieme speciale di competenze ai consigli di amministrazione aziendali”, compresa la loro tendenza ad essere più avverse al rischio rispetto alle controparti maschili nel commettere illeciti, per timore di conseguenze professionali e sociali più gravi (il cosiddetto “gender punishment gap”, divario punitivo di genere).

Nonostante questo, la Dott.ssa Gallo ritiene che sia necessario un adeguamento culturale per affrontare i problemi di disuguaglianza a livello dei cda prima che le banche accolgano pienamente i risultati di questo e di altri studi simili sui benefici della diversità di genere.

“I cambiamenti in termini di uguaglianza e diversità dovranno essere accompagnati da un reale cambiamento culturale prima che diventino effettiviPurtroppo, i cambiamenti culturali possono essere molto lenti e non linearicontinuando a frenare le donne.