Home

Antonio uno di noi!

Il fisico, seppure giovane e forte di Antonio Megalizzi ha ceduto. Antonio è morto. Se ne è andato l’ennesimo reporter, l’ennesimo giornalista, un free lance, non certo un tipo da scrivania con una potente testata alle spalle. Se è inaccettabile la morte violenta di chiunque, così come è inaccettabile, ma spesso poco evitabile la morte di reporter in zone di guerra, la morte di Antonio è avvenuta in luogo di aggregazione e di incontro delle culture di più popoli, un luogo simbolo, oggi assai bistrattato, l’Europa. Una Europa nella quale Antonio credeva fermamente, da uomo del sud dell’Europa, un antibamboccione per eccellenza, un entusiasta della vita, vissuta di corsa. Una laurea, un’altra in arrivo, un master, tanti lavoretti e la voglia di darsi da fare nel campo dell’informazione senza schifare niente e nessuno. Quel mettersi al servizio di network poco conosciuti ma diretti ad un pubblico giovane, come lui, il pubblico dell’Erasmus i giovani migliori d’Europa. Antonio non disdegnava grandi sacrifici pur di portare avanti il suo lavoro e la sua passione, lunghi viaggi in autobus low cost, alloggi spesso rimediati grazie all’ospitalità di amici e colleghi. Fino all’incrocio con una pallottola di un sicario idiota e fanatico, in grado di privarci di uno dei migliori di noi, il più coerente, coraggioso intraprendente reporter italiano. Uno di cui si può andare fieri. Ciao Antonio ti sia lieve la terra e il tuo sacrificio aiuti l’Europa, quella nella quale credevi ad essere davvero l’Europa dei popoli.

r.p.