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Sanità Picena e Ospedale Unico

Sarò un cinico e non facilmente pronto alla commozione ma mentre infuria il derby
sulla sanità tra Ascoli e San Benedetto per chi potrà avere in futuro l’ospedale di
primo livello, mi chiedo a chi giovino questi contrasti.
Continuo quindi a non commuovermi sul fatto che in luogo di un ospedale unico
potremo averne due, con il rischio che siano entrambi a scartamento ridotto, ma
soprattutto perchè c’è il rischio , concreto, che l’ospedale di Ascoli, continui a
perdere pezzi.
E’ la storia di sempre: quella dei due polli di Renzo che continuano a beccarsi anche
durante il percorso che li porta alla padella.
Credo invece che in attesa della riorganizzazione della Sanità Picena, che mi sembra
sia di là da venire, e sempre in attesa e fiduciosi che qualcosa cambi alle prossime
elezioni regionali, dobbiamo stare molto attenti che non venga tolto all’ospedale di
Ascoli ciò che abbiamo, anzi, sempre in attesa, dobbiamo chiedere con forza il suo
potenziamento anche in ragione dei servizi che dovranno essere garantiti ai territori
dell’entroterra.
Stando ai si dice, infatti, sembra, a dispetto di quanto previsto e scritto a chiare
lettere nei programmi dell’Area Vasta 5, che l’Unità Operativa Complessa di ORL,
(Otorinolaringoiatria), da Ascoli venga trasferita a San Benedetto, cosa
assolutamente non prevista nella determina n. 639 del 31/07/2012 a firma
dell’allora direttore generale dell’Asur, che appunto, definisce il processo di
riorganizzazione dei due Presidi ospedalieri di Ascoli e San Benedetto.
Nello specifico ad Ascoli sono previste e devono restare le degenze ordinarie in
modo che venga garantita la continuità assistenziale con la reperibilità notturna e
festiva e le consulenze di pronto soccorso, e ancora le degenze in DH/DS e le attività
ambulatoriali e di consulenza, mentre al Madonna del Soccorso sono previsti e
dovranno restarci, le degenze in DH/DS e le attività ambulatoriali.
Ed ancora: mentre nel presidio di San Benedetto verrà presto attivato il polo
neurochirurgico, all’ospedale di Ascoli non c’è traccia di disponibilità di un
neurologo, a servizio del reparto di ematologia e a disposizione della radiologia
interventistica di prossima attivazione.

E mentre tutto ciò accade, noi ci stiamo a beccare su quale dovrà essere l’ospedale
di primo livello! Assurdo!
E poi ancora: vogliamo parlare della cronica mancanza dei medici nel Pronto
Soccorso del Mazzoni e delle lunghe liste di attesa??
E allora, per un momento, lasciamo perdere l’estenuante dibattito sull’ospedale
unico o di primo livello che dir si voglia, con annesse commozioni e facili lacrime, ed
occupiamoci dello stato attuale della nostra Sanità perché c’è il rischio che tra
qualche anno l’ospedale di Ascoli potrà divenire un semplice e grande
Poliambulatorio con annesso Pronto Soccorso.
E’ su questi tempi che occorrerà organizzare un Consiglio Comunale aperto prima di
occuparci di Ospedale unico, e di addentrarci in un derby che non ha senso!
Ma proprio a nessuno è venuto il dubbio che il Governo Regionale ci stia facendo
distrarre per non affrontare gli attuali gravi problemi della Sanità Picena, a tutto
vantaggio di quella a nord delle Marche?

Il Vice Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche
Piero Celani