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LA CIVITANOVESE RINGRAZIA DE FILIPPIS E ACCOGLIE EMILIANO DAL COL

Come noto, ieri il tecnico della Civitanovese Calcio 1919, Davide De Filippis, ha
rassegnato le proprie dimissioni dal club rossoblù. Una decisione maturata nel
burrascoso post gara del Polisportivo, dove la formazione rivierasca non è riuscita ad
andare oltre il pareggio con l’Aurora Treia di mister Paolo Passarini.
Un fulmine a ciel sereno perché, se tale decisione poteva essere pronosticatile
all’indomani del k.o. nel derby di Macerata, nessuno avrebbe potuto ipotizzare una scelta
simile dopo un pareggio, per giunta arrivato contro una formazione in forma e ben
organizzata come quella di Treia. Sta di fatto che questa volta la società ha dovuto
prendere atto del volere del tecnico di Terracina e dopo essersi presa 24 ore di tempo per
valutare un nuovo profilo, nel pomeriggio odierno è arrivata la fumata bianca.
Di fatto, a prendere le veci di De Filippis sulla panchina della Civitanovese Calcio
sarà Emiliano Da Col, 45 anni, ex guida tecnica del Corridonia, vice di De Angelis
sulla panchina della Fermana e per lunghi anni protagonista sui campi della Serie D
con Sangiustese, Monturanese e Vigor Senigallia, nonché ex giocatore della
Civitanovese ai tempi della Serie C negli anni Novanta.
«Ho accettato di sedermi sulla panchina rossoblù perché affascinato dal grande blasone
della Civitanovese – ha esordito Emiliano Da Col -. Mi fa onore, mi  rende felice ed
orgoglioso far parte di questa società. L’ho seguita in questo periodo, come ho seguito
tante altre squadre in veste di addetto ai lavori, e già conosco bene sia l’ambiente che vari
elementi che compongono la rosa. È una società dove non si scende a compromessi,
bensì si fa calcio, per questo ho scelto la realtà civitanovese».
«La squadra mi ha fatto una grossa impressione, perlomeno nel precampionato – spiega
Da Col -, poi come abbiamo visto tutti c’è stato qualcosa che non è andato sia dal punto di
vista del gioco sia dei risultati. Adesso la società ha scelto me e bisognerà fare quadrato,
lavorare e cercare di invertire quanto prima il trand altalenante, riportando la squadra in
vetta. Agli obiettivi penserò strada facendo, il primo compito è senz’altro quello di
riprendere la situazione in mano. È inevitabile che occorrerà del tempo per far sì che un
allenatore subentrante esprima la sua filosofia di gioco ai suoi giocatori».