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Fatturazione elettronica per acquisto carburanti: proroga 1° gennaio 2019

“Una proroga della fatturazione elettronica a macchia di leopardo, non per tutti, seppure sempre di
carburante per autotrazione si tratti, è ingiusta”.
E’ il commento amaro di Emiliano Tomassini, portavoce Trasporto Merci della CNA Fita
Territoriale di Fermo, alla lettura del Decreto Legge che, se da un lato dispone il rinvio al 1 gennaio
2019 della fatturazione elettronica di acquisto carburanti, dall’altro esclude dalla proroga anche le
cessioni di benzina e gasolio utilizzati come carburanti per motori effettuate da soggetti diversi dagli
impianti stradali: “Si tratta ad esempio – spiega Tomassini – delle cessioni effettuate direttamente
dalle compagnie petrolifere o dal consorzio ai propri consorziati o a imprese di autotrasporto che
hanno cisterne interne”.
Un’esclusione che crea confusione e lascia l’amaro in bocca alla CNA Fita che, tramite l’Ufficio
Politiche Fiscali di CNA Nazionale, è già intervenuta segnalando criticità e chiedendo la
disapplicazione delle sanzioni per eventuali comportamenti difformi tenuti dagli operatori esclusi
dalla proroga.
“Occorre che nella Legge di conversione del Decreto d’urgenza si ponga rimedio ad una situazione
che crea condizioni diverse a fronte degli stessi problemi di fatturazione elettronica, così incerta e
così farraginosa nella sua partenza – prosegue il portavoce Tomassini – ormai non possiamo
risparmiarci la fatturazione elettronica, ma dobbiamo arrivarci senza ulteriori problemi e soprattutto
sanzioni e penalizzazioni a fronte di incertezze tecniche e normative”.
Per Tomassini un impegno importante: “Ho affidato ai livelli regionali e nazionali di CNA la
richiesta di tanti colleghi autotrasportatori, prima di tutto di chiarezza e di giustizia e poi di
opportunità. Il sistema nel suo complesso non è pronto, perché non è ancora stato testato, come gli
stessi benzinai hanno fatto capire con lo sciopero proclamato e poi rientrato sulla base delle
assicurazioni ricevute. Anche noi chiediamo rispetto e un periodo transitorio di adeguamento per
testare la novità e proseguire senza conseguenze amministrative per quanti hanno bisogno di più
tempo per allinearsi ad una novità così dibattuta”.
Insomma, che il 1° gennaio 2019 risulti una data utile per tutti.

Fermo, lì 03 luglio 2018 L’Ufficio Stampa