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Viale Cavallotti: La replica di Loira

Dispiace leggere con quanta veemenza ed ingiustificabile approssimazione il
Comitato per la salvaguardia di viale Cavallotti commenta gli interventi di
manutenzione e messa in sicurezza del patrimonio arboreo cittadino in corso in
questi giorni. Ancora una volta la sortita del Comitato dimostra una
disinformazione generale alla base delle considerazioni espresse, oltre ad una
scarsissima conoscenza della materia. Si ribadisce con assoluta fermezza che
tutti gli abbattimenti effettuati in questi anni ed in corso sono stati fatti, con
dolore, in casi estremi quando le essenze arboree costituivano pericolo grave e
imminente per la collettività e non vi erano altri possibili rimedi.
Contestare, per esempio, il recente abbattimento di un esemplare in viale dei
Pini è la dimostrazione evidente della malafede o, peggio, della voglia di
ricercare solo la visibilità sull’argomento.
Onestà intellettuale avrebbe voluto che si fosse riconosciuto il grande ed
insperato risultato raggiunto nella definizione della questione apertasi con le
Ferrovie dello Stato sulla inosservanza delle distanze previste dalla legge tra gli
alberi ed i binari. Questione per la quale anche la Prefettura aveva effettuato un
perentorio invito al rispetto della normativa. A fronte di una pedissequa
osservanza della legge, che avrebbe comportato l’abbattimento generalizzato
delle gran parte delle piante di viale Cavallotti e di via XX Settembre, si è
ottenuto il sacrificio di sole sei esemplari, oltre ai cipressi di riva fiorita a
ridosso del rilevato ferroviario.
La rimozione dei tigli in viale Don Minzoni segue un’attenta e scrupolosa
osservazione peritale effettuata negli ultimi 2 anni sugli stessi, che oggi porta
alla incontrovertibile conclusione che debbano essere progressivamente
sostituiti perché gravemente ammalati.
Pensare che la vita di questi alberi possa protrarsi per secoli e secoli è la
lampante constatazione dell’approssimazione e della superficialità
nell’approcciare determinate questioni, senza che si abbia in considerazione e si
attribuisca nessun valore alla sicurezza delle persone.
Un consistente programma di ripiantumazioni è già stato deciso dal Comune, a
partire dai tigli in viale Don Minzoni e proseguendo per quelli che verranno
effettuati in autunno. Non una parola è stata ascoltata sulle recenti nuove

piantumazioni e sulla creazione ex novo di giardini alberati nelle periferie della
città.
Così facendo il comitato si pone alla stessa stregua di chi, senza amore per il
verde o competenza alcuna, si scaglia a prescindere contro il Comune solo per
battaglia politica. E’ evidente, ancora una volta, la distanza enorme tra chi parla
senza rischiare nulla e chi si assume quotidianamente ogni tipo di responsabiltà
nell’amministrazione della comunità cittadina.

29 marzo 2018