Senigallia: Poliambulatorio solidale

APRIRA’ NEL MESE DI MARZO, PRESSO I LOCALI RISTRUTTURATI DELLA CARITAS IN PIAZZALE DELLA VITTORIA A SENIGALLIA, IL NUOVO POLIAMBULATORIO MEDICO SOLIDALE MAUNDOLE’, NEL RICORDO DI PAOLO SIMONE, MEDICO TRAGICAMENTE SCOMPARSO QUEST’ ESTATE IN UN INCIDENTE CON IL PARAPENDIO.

IL POLIAMBULATORIO, IN RETE COL TERRITORIO, LE REALTA’ ASSOCIATIVE ED IL TERZO SETTORE, GARANTIRA’ PRESTAZIONI A TITOLO GRATUITO A TUTTE LE PERSONE IN STATO DI DISAGIO ECONOMICO.

DESTINATARI DELL INTERVENTO SARANO DUNQUE I CITTADINI ITALIANI E NON, STRANIERI CON O SENZA PERMESSO DI SOGGIORNO, ISCRITTI O NON AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE.

L’ OBIETTIVO DI FONDO E’ GARANTIRE IL DIRITTO ALLA SALUTE PER TUTTI AL FINE DI RISPONDERE AL CRESCENTE FENOMENO DELL’ UNDERTREATMENT ( LA RINUNCIA ALLE CURE MEDICHE PER DIFFICOLTA’ ECONOMICHE)- DICONO IL DIRETTORE DELLA CARITAS, GIOVANNI BONPREZZI E EMANUELA SBRISCIA FIORETTI, VEDOVA DI PAOLO SIMONE.

IL CENTRO SARA’ GESTITO DA UN GRUPPO DI 30 MEDICI VOLONTARI TRA GENERICI E SPECIALISTI E 20 INFERMIERI CHE SI ALTERNERANNO NELLA GESTIONE QUOTIDIANA DELLA STRUTTURA.

IL NOME DEL PROGETTO “MAUNDOLE’ ” PROVIENE DAL CIAD, PAESE DELL’ AFRICA CENTRALE DOVE IL MEDICO PAOLO SIMONE E LA SUA FAMIGLIA HANNO VISSUTO PER ANNI. CIAD SIGNIFICA :”SONO QUELLO CHE SONO GRAZIE A LORO, IN ALTRE PAROLE, OGNUNO DI NOI HA BISOGNO DI TUTTI GLI ALTRI PER ESSERE SE STESSO, ANCHE DEI PIU EMARGINATI”.

L ‘ESCLUSIONE SOCIALE RISCHIA OGGI DI DIVENTARE UN PROCESSO CHE NON COINVOLGE PIU’ SOLAMENTE COLORO CHE SI COLLOCANO AI LIVELLI PIU BASSI DELLA STRATIFICAZIONE SOCIALE, MA ANCHE PERSONE CHE ERANO STATE FINO A QUESTO MOMENTO INSERITE NEL CIRCUITO DEL LAVORO E DEL CONSUMO E CHE SI TROVANO ORA PRIVI DI SUPPORTI, DI APPARTENENZA E DI LEGAMI SOCIALI.

OGGI SI PUO’ ESSERE POVERI ANCHE CON LA CASA ED IL LAVORO.

E’ ALLA LUCE DI QUESTI DATI CHE VUOLE PRENDERE FORMA E SOSTANZA IL PROGETTO AMBULATORIALE SOLIDALE.

Paola Pieroni