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Uova al fipronil, campioni contaminati a Roma e Ancona

fa824c88bf6c2203a0ae0b93bbf56a56Due campioni positivi al fipronil in Italia . E’ l’esito delle prime analisi completate ad oggi dagli Istituti zooprofilattici del Belpaese su 114 dei campioni raccolti nell’ambito dell’attività di monitoraggio per la ricerca di eventuali contaminazioni su uova, prodotti derivati e alimenti che li contengono. A darne notizia è il ministero della Salute che parla di ulteriori accertamenti in corso sui due positivi, per individuare le cause della contaminazione.

I campioni positivi arrivano da un piccolo laboratorio artigianale di pasta all’uovo in provincia di Roma e da uno stabilimento di uova in provincia di Ancona. A spiegarlo all’AdnKronos Salute è Giuseppe Ruocco, direttore generale della Sicurezza alimentare del ministero della Salute, che però rassicura: “Si tratta di campioni risultati irregolari ma il dosaggio rilevato è molto lontano dalle dosi tossiche e i necessari provvedimenti urgenti cautelativi a tutela dei cittadini sono già stati presi dagli enti competenti”.

 

Ad oggi, si legge in una nota, “sono stati effettuati 42 campionamenti conoscitivi dai Nas su prodotti trasformati contenenti uova o derivati, prelevati nei negozi e supermercati su disposizione del ministero del 14 agosto; 181 campionamenti dalle Regioni, nell’ambito del Piano di ricerca su pollame, uova, derivati disposto dal ministero l’11 agosto; 60 campionamenti dagli Uffici periferici del ministero della Salute per gli adempimenti comunitari (Uvac), per merci provenienti dai Paesi interessati dall’allerta. Sono stati inoltre gestiti, con segnalazioni alle autorità territoriali e attività di rintraccio, i 6 messaggi sul sistema di allerta comunitario Rasff che riguardavano anche l’Italia“.

Sulle due positività sono in corso accertamenti per individuare le cause della contaminazione. “Per quanto riguarda il piccolo laboratorio romano di pasta all’uovo si stanno analizzando i materiali, derivati dell’uovo, usati per produrre la pasta per capire la provenienza e ricostruire l’intera catena – continua Ruocco – ma nel frattempo è stata bloccata la vendita e sono stati ritirati i prodotti che erano stati in gran parte distribuiti. Poi, eventualmente, si valuteranno anche altri provvedimenti”.

Per il campione di uova risultato positivo all’insetticida fipronil in provincia di Ancona, sembra escluso che si tratti di importazione e si lavora “per identificare la fonte della contaminazione e capire se sia avvenuta per esempio per via orale attraverso il mangime” utilizzato per le galline “o se derivi da qualche trattamento, magari fatto anche inconsapevolmente con prodotti che non si sapeva contenessero fipronil. Possono esserci diverse spiegazioni e sono aspetti che si accerteranno. In questo caso, oltre al ritiro dei lotti, è stato bloccato tutto lo stabilimento che non potrà vendere uova finché non tornano negativi gli indicatori di contaminazione ambientale”, spiega ancora l’esperto.

In questa vicenda due punti essenziali vanno evidenziati per Ruocco: “I prodotti irregolari si stanno ritirando e comunque i dosaggi rilevati nei campioni positivi non sono tali da provocare problemi di intossicazione. Non c’è pericolo, in altre parole”, chiarisce. “Il ministero – conclude – continua a monitorare, è stato predisposto questo piano e stiamo facendo tutto alla luce del sole, ma non va assolutamente demonizzato un settore. Anche dalla riunione di stamattina, che era un incontro programmato, è emerso che il piano messo in campo, con alcune centinaia di campionamenti per coprire una percentuale significativa del settore, è efficace e si proseguirà in questa direzione”.