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I dolori del giovane Loira 3.0

loiraI dolori del giovane Loira si acuiscono e la terapia stenta a dare sollievo. Certo al centro del dibattito c’è la questione delle quote rosa, gestita non professionalmente nella comunicazione dal sindaco, ma c’è più in generale la composizione della giunta e la scelta degli assessori. Loira ha rivendicato a se la scelta con alcuni criteri base, la competenza, l’affidabilità e soprattutto il apporto di fiducia con il primo cittadino. Sta qui il nodo della questione. Il rapporto di fiducia con il sindaco è importante, ma non può essere la discriminante assoluta per una nomina, un assessore deve pur mantenere un margine di autonomia, una capacità di elaborazione e di progettazione che a questa compagine manca. Si sono coperti dei settori con uomini che da quei settori in parte provenivano o possono garantire consenso, si è scelto, Loira ha scelto, di tenere un passo indietro la politica e i partiti, a favore di soggetti come va di moda oggi, “legati alla società civile”, ma siamo sicuri sappiano fare con autonomia e capacità il loro mestiere? Certo al centro c’è il dibattito sulle quote rosa, ma dietro c’è lo scontro politico, i malumori all’interno di Sinistra italiana, neppure tanto sotterraneo quello interno al Pd. Certo si è vito e con larghezza, ma spesso la vittoria genera problemi che non si immagina e dalla prova di forza alla debolezza è un passo breve, quello che attende Loira nelle prossime settimane e al quale il Sindaco pare oramai rassegnato, nella convinzione di non voler stare sulla graticola cinque anni e forse al fine neppure troppo convinto alla prova dei fatti della straordinaria bontà delle scelte fatte, almeno a valutare le prime uscite degli assessori.

ARES