STARTUP: FINO A 300 MILA EURO IN PALIO PER I MIGLIORI PROGETTI DEDICATI AL WELFARE DI COMUNITA’
Presentata oggi a Milano la Seconda Edizione di Welfare, che Impresa!
Tra i promotori oltre a Fondazione Accenture, Fondazione Bracco e UBI
Banca anche Fondazione Golinelli
Milano, 22 giugno 2017 – Ripensare il sistema di Welfare sperimentando nuovi servizi capaci di rigenerare il
tessuto sociale è la grande sfida al centro della seconda edizione del concorso per idee “Welfare, che
impresa!” rivolto alle start up sociali under 35 chiamate a presentare progetti innovativi capaci di favorire la
coesione sociale, lo sviluppo e il fare rete.
Lo scenario
L’obiettivo principale da perseguire attraverso la costituzione di un welfare di comunità è generare le
condizioni per una società del benessere, caratterizzata non solo da una prosperità economica, ma anche
da relazioni sociali e dalla qualità dei servizi offerti grazie alla tecnologia come abilitatore dei nuovi modelli
imprenditoriali e di imprenditorialità sociale. La spesa per le prestazioni sociali in Italia si attesta in media
intorno al 28,6% del PIL, tra i sistemi di protezione sociale europei quello italiano è uno dei meno efficaci.
Nel 2015 secondo i dati ISTAT le famiglie residenti in Italia che vivono in condizioni di povertà assoluta sono
pari a 1 milione e 582mila, il numero più alto dal 2005 a oggi. E’ necessario quindi innescare una risposta
positiva capace di fronteggiare la crescente diffusione di vulnerabilità delle persone coinvolgendo tutti gli
attori della comunità e le risorse presenti sul territorio attraverso la tecnologia digitale.
Il bando
Il concorso, promosso sulla piattaforma ideaTRE60, da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco,
Fondazione Golinelli, UBI Banca con il contributo scientifico di AICCON e Politecnico di Milano – Tiresia e la
partnership tecnica degli incubatori PoliHub (Milano), SocialFare (Torino), Campania NewSteel (Napoli)
premierà i tre migliori progetti negli ambiti della valorizzazione del patrimonio culturale e conservazione del
paesaggio, dell’agricoltura sociale, del welfare culturale e inclusivo, dei servizi alla persona e welfare
comunitario. I progetti dovranno essere capaci di generare impatto sociale e occupazionale, avere una
connotazione fortemente tecnologica, essere promossi sul territorio attraverso la creazione di reti, essere
scalabili, replicabili ed economicamente sostenibili rispondendo ai principi della digital social innovation.
Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Golinelli premieranno i tre migliori progetti
con un riconoscimento in denaro di 20.000 euro e con un riconoscimento del valore di 5.000 euro per
l’incubazione. UBI Banca metterà a disposizione per ciascun vincitore un finanziamento fino a 50.000 euro,
a tasso 0% della linea UBI Comunità per soggetti non profit, insieme a un Conto corrente Formula Impresa
No Profit con 36 mesi di canone gratuito. I progetti vincitori si aggiudicheranno inoltre un percorso di
incubazione della durata di 4 mesi per l’affiancamento e un ulteriore sviluppo della loro idea progettuale, a
cura di PoliHub (Milano), SocialFare (Torino), Campania NewSteel (Napoli).
I promotori si riservano di premiare ulteriori idee progettuali oltre alle 3 sopra riportate per un monte
premi complessivo del concorso fino a 300mila euro.
Per inviare la propria idea progettuale c’è tempo fino alle ore 12.00 del 15 settembre. Potranno partecipare
alla call le start up sociali under 35 costituite da non più di 5 anni (non successivamente alla data di
chiusura delle candidature del concorso del 15 settembre).
Per leggere il bando completo: welfarecheimpresa.ideatre60.it
Come sottolinea Diego Visconti, Presidente di Fondazione Italiana Accenture “La seconda edizione di
Welfare che impresa conferma l’impegno di tre grandi fondazioni e di uno dei più importanti gruppi bancari
italiani a sostegno di una nuova imprenditoria sociale basata sulle relazioni con il territorio. Crediamo che i
giovani – grazie alle loro idee e al loro spirito innovativo – possano essere i veri protagonisti dello sviluppo
sociale ed economico del nostro Paese. La bontà di questa intuizione rappresentata dal premio è
confermata dall’arrivo di un nuovo partner di primaria importanza quale Fondazione Golinelli, da sempre
impegnata nella promozione del bene comune.
“Sostenere i giovani talenti è vitale per il futuro del nostro Paese”, ha affermato Diana Bracco Presidente di
Fondazione Bracco, “ed è per questo che da anni investiamo importanti risorse nel progetto Diventerò, e
promuoviamo con entusiasmo l’iniziativa Welfare che Impresa, che premia le start up con i migliori progetti
capaci di dare risposte ai bisogni dei territori di riferimento. Dal 2012 il progetto Diventerò-Fondazione
Bracco per i giovani è molto cresciuto con ben 1.100 candidature tra i 19 e i 35 anni e oltre 230 vincitori di
borse di studio e premi. Di questi ben il 65% ha oggi un’occupazione”.
“Fondazione Golinelli si occupa da 30 anni di educazione, formazione e cultura. Con Opificio Golinelli
raggiunge ogni anno 150.000 visitatori, soprattutto giovani e insegnanti, e recentemente ha avviato il
programma ultra decennale Opus 2065 per affiancare alla formazione, la ricerca e il sostegno
all’imprenditorialità. Per tale coincidenza di visione ha deciso di aderire a questo progetto: lo sviluppo passa
anche per l’innovazione sociale e le imprese sono agenti di cambiamento fondamentali per la capacità di
execution, soprattutto quando al fine di produrre profitto economico si associa un obiettivo che aspira al
cambiamento con positivo impatto sociale. Per questo servono risorse finanziarie pazienti e un approccio
culturale e scientifico: una visione di fondazioni di impresa e di famiglia imprenditoriali che individuano
nell’educazione all’imprenditorialità delle nuove generazioni una leva fondamentale per lo sviluppo” – ha
ricordato Antonio Danieli direttore generale di Fondazione Golinelli.
“Essere tra i promotori di Welfare che Impresa testimonia l’impegno di UBI Banca a sostegno delle idee
imprenditoriali dei giovani, fondamentali per lo sviluppo del nostro paese”, commenta Victor Massiah,
Consigliere Delegato di UBI Banca. “Impegno ancor più importante nei confronti dell’imprenditoria sociale,
che sta assumendo sempre più un peso rilevante nell’economia. Nell’ultimo piano industriale, abbiamo
costituito una nuova area strategia, chiamata UBI Comunità, con il compito di presidiare e sviluppare gli
ambiti di business e le relazioni collegate sia al mondo del terzo settore e dell’economia civile sia agli enti
pubblici ed ai sistemi associativi. L’obiettivo è quello di creare sempre più partnership che coinvolgano Pubblico, Privato e Privato Sociale”.
Per ulteriori informazioni:
Fondazione Italiana Accenture
Edoardo Caprino Giulia Fabbri
Mail: e.caprino@bovindo.it Mail: g.fabbri@bovindo.it
Fondazione Bracco
Micaela Colamasi
Tel. 02 21772966
Mail: micaela.colamasi@bracco.com
Fondazione Golinelli
Sabrina Camonchia
Mail: s.camonchia@fondazionegolinelli.it
UBI Banca Media Relations
Tel: +39 027781 4213 – 4932
Mail: media.relations@ubibanca.it