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Loira e Terrenzi eletti al primo turno!

loiraterrenziLoira e Terrenzi sono stati eletti al primo turno. Una conferma quasi scontata degli amministratori uscenti. L’usato sicuro, contro l’incertezza del “nuovo”, che poi tanto nuovo non poteva essere.  Civici e populisti ai margini ed allora……………..

Le elezioni amministrative di ieri, seppure test parziale, hanno evidenziato alcune rilevanti regole:

  • La prima indubbiamente riguarda il dato dell’affluenza e le percentuali in costante calo -6% dei votanti, rispetto alle precedenti consultazioni. La giornata decisamente estiva, il test amministrativo potrebbero aver influenzato la disaffezione dell’elettore, ma il dato merita comunque attenzione;
  • La seconda riguarda la scarsissima adesione degli elettori alle liste populiste o super civiche, segnale importante e denso di significato per questa consultazione. L’elettore, nelle consultazioni amministrative, almeno per ora, sceglie tra quanti da un lato hanno dimostrato di aver dimestichezza con la macchina amministrativa o presumo sappia metter mano ai problemi delle città. Rifiuta, l’elettore, pregiudizialmente le forze di pura protesta e contrapposizione netta all’attività amministrativa anche passata;
  • La terza, ma non certo per ordine di importanza, è la decisa volontà dell’elettorato di premiare la “partipolitica2, cioè le forze politiche, singole o coalizzate, come espressione più sicura di un impegno politico-amministrativo capace di esprimere un qualche grado di cultura politica. I partiti pur criticati, di certo non amati, nelle consultazioni locali riprendono il loro ruolo, a patto di saper meglio interpretare i bisogni e le esigenze dell’elettorato;
  • La quarta è squisitamente politica e denota la convergenza dell’elettorato preferibilmente verso le coalizioni di forze politiche, di centrodestra o centrosinistra, a patto che queste appaiano non mere aggregazioni elettorali, ma stabili coalizioni politiche in grado di approntare programmi credibili ed esprimere politiche coerenti, riforme certe.

Se le forze politiche vorranno consolidare questo trend, per quanto ancora limitato e forse effimero, devono cogliere i pochi segnali di attenzione dell’elettorato, metter da parte singole rivendicazioni o ambizioni personali dei leader, per ritrovare la strada della politica, intercettando finalmente le aspirazioni del Paese reale, in cerca di stabilità, sicurezza, fiscalità equa, lavoro e diritti.

 

ARES