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Petracci: bilancio colabrodo, ma la responsabilità è della vecchia politica

alessandra-petracci-5-1024x768E’ una bomba ad orologeria: numeri alla mano il bilancio è davvero preoccupante ed i vecchi politici hanno tutti contribuito a questa tragica situazione

La Giunta comunale ha approvato lo schema di bilancio consuntivo al 31 dicembre 2016.

Il bilancio si chiude con un utile disponibile di soli 2.275,07 euro e una riduzione dei fondi di cassa

di 2.809.138 euro. Al 1 gennaio 2016 c’erano in cassa 7.702.531 euro al 31 dicembre 4.893.393.

Se poi consideriamo che i crediti inesigibili iscritti in bilancio sono 2.624.617, il quadro che se trae sulla situazione economico finanziaria del comune è desolante.

Ora si comprende l’accanimento dell’amministrazione nel comminare sanzioni stradali, fino ad arrivare a mettere i famigerati T-red, senza i quali il comune sarebbe andato in default. Altro che la storiella della sicurezza stradale, senza gli oltre 600.000 euro di multe da T-red il bilancio avrebbe chiuso con un pesante disavanzo.

Con questo bilancio non si può far nulla, inutile che promettano ciò che non hanno saputo realizzare fino ad oggi, possono solo avere la massima aspirazione di tirare a campicchiare sempre che le multe non riducano il loro gettito.

Porto San Giorgio negli ultimi 20 anni è stato amministrato da un medico, e tre avvocati, 2003 Brignocchi ( con Loira assessore ai lavori pubblici), 2008 Agostini, 2012 Loira (con Bisonni, medico, assessore al bilancio). Sarà giunto il momento di dare una svolta? Sarà il momento di dare una chance al nostro paese? Sarà giunto il momento di aspirare a qualcosa di più di una piazza o di un viale, aspirare a riportare il lavoro, aspirare a far ripartire il turismo ed il commercio, esageriamo, aspirare a non cacciare i giovani a Porto San Giorgio, di più, a farli tornar? Pensiamo di si, che sia giunto il momento di chiamare al governo gente nuova, formazione e storia lavorativa diverse dai soliti e vecchi amministratori.

Crediamo sia giunto il momento di cambiare direzione, il bilancio va gestito, i costi controllati e ridotti quando rappresentano spreco di risorse, e per fare questo occorronno professionalità adeguate, professionalità che né questa, né le precedenti amministrazioni hanno messo in campo.

Bisogna saper cogliere le opportunità dei fondi europei per la rigenerazione urbana, per l’edilizia sociale, per l’ambiente e l’energia, per la cultura ed il turismo, per fare tutti quegli interventi che il comune non riesce a fare con le risorse proprie. Bisogna creare sinergie con gli altri comuni del territorio e con la regione, impariamo da chi già lo sa fare. La regione Emilia Romagna ha emesso

un bando con un budget di 28 milioni di euro destinato agli enti pubblici per finanziare interventi di riqualificazione energetica degli edifici pubblici. Il Piemonte ha finanziato il 100% degli investimenti degli enti locali per la produzione di energia da fonti rinnovabili. La Toscana ha costituito il fondo di garanzia turismo e commercio. Non è vero che non si può far nulla, bisogna saperlo fare. Queste cose qua vanno costruite, bisogna partire dai progetti che rispondono alle esigenze e ai bisogni della città e poi inserirli nell’elenco delle opere da finanziare con i fondi.

Bisogna spianare la strada verso la Regione e verso Bruxelles se necessario. Ma non solo da fondi europei si possono ottenere risorse, c’è il Project Financing Sociale per la realizzazione, la gestione o la manutenzione di opere di pubblica utilità dove privato e pubblico lavorano insieme e ci sono primari istituti finanziari che intervengono come partner finanziari.

Solo per dire alcune delle cose mai fatte ma che si potrebbero fare. E queste cose qua generano circuiti virtuosi che creano lavoro. Per questo serve gente nuova, gente preparata, nuove professionalità, nuove conoscenze.

 

 

Gianni Moreschi
g.moreschi@presscom.it