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Sisma, contributo una tantum: operativa la convenzione, ora tocca alla Regione

Terremoto ad Amatrice (5)La Corte dei Conti ha ammesso al visto e alla registrazione la convenzione stipulata il 23 gennaio

2017 tra il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministro dell’Economia e delle Finanze e

i Presidenti delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria: questo vuol dire che si accorciano i

tempi per l’arrivo del contributo una tantum per chi ha sospeso l’attività a seguito del sisma. Le

indennità vengono concesse con decreto della Regione che invia la lista dei beneficiari all’Inps, la

quale provvede all’erogazione: “Ci aspettiamo che la Regione Marche, con sollecitudine, sblocchi

le istanze e consenta all’Inps il pagamento dei 5 mila euro fondamentali per iniziare a fare

respirare le imprese. Intanto accogliamo con favore l’approvazione in commissione Ambiente della

Camera dell’emendamento che riconosce alle imprese dei territori colpiti dal terremoto il danno

indiretto, cioè la perdita di fatturato dopo gli eventi sismici rispetto alle medie abituali. Un segnale

importante a cui dare subito seguito: ci vogliono tempi certi per l’adozione del decreto con i

relativi criteri di erogazione dei contributi e una procedura snella per l’accesso al beneficio”.

E’ il commento del Presidente Provinciale di CNA Macerata Giorgio Ligliani. Un risultato che

arriva anche grazie all’azione di CNA, con cui si è ottenuto lo stanziamento di 23 milioni di euro

per il 2017 per chi ha avuto riduzioni di fatturato superiore al 40% rispetto al triennio precedente.

CNA tuttavia chiede con forza un ulteriore passo avanti: “L’approvazione deve consentire –

aggiunge il Direttore Provinciale Luciano Ramadori – l’estensione del contributo una tantum di 5

mila euro, che attualmente è previsto solo per i titolari di società di persone, anche ai soci delle srl

artigiane e commerciali. Si tratta di una misura attesa legittimamente da circa 2 mila soci”.

Il decreto approvato dalla commissione Ambiente contiene anche la proroga della sospensione dei

mutui, la proroga del MUD, oltre all’impegno assunto dal Governo in merito all’introduzione delle

zone franche, che, attraverso incentivi fiscali e burocratici, possano ulteriormente favorire la ripresa

delle attività produttive, sia già avviate che di nuovo insediamento: si tratta di questioni sollecitate

da CNA, tra le quali tuttavia resta ancora senza risposta, appunto, quella relativa all’indennizzo

forfetario per la sospensione dell’attività relativa ai soci di srl artigiane e commerciali.

Infine la CNA di Macerata accoglie con favore l’approvazione dell’emendamento Realacci con cui

il Governo destina tutte le risorse della quota a gestione statale dell’otto per mille, dal 2017 al 2026,

al recupero dei beni culturali colpiti dal terremoto: “Da mesi ci battiamo per la tutela del

patrimonio artistico – culturale dei comuni colpiti dal sisma – dice Ligliani – e per la sua

conservazione nei luoghi d’origine o comunque in zone limitrofe. E’ un primo passo verso la

rinascita, per la ricostruzione di paesi incantevoli e il ritorno dei turisti a goderne”.

Chiude il Direttore Ramadori: “Il Governo in questo modo riconosce l’importanza del recupero

dei beni culturali nei territori danneggiati dal terremoto come elemento su cui poggiare la ripresa

delle comunità, fondamentale per allontanare lo spettro dello spopolamento. Il recupero dei borghi

e del patrimonio culturale di questi paese dipende anche dalla scelta concreta che i cittadini

vorranno fare nel prossimo decennio, destinando consapevolmente l’otto per mille a tale finalità”.

L’Ufficio Stampa Macerata, lì 21 marzo 2017