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“Sottopassaggi”, sabato arriva Amleto FX (ore 21)

IMG_6587_editedSecondo appuntamento con la rassegna “Sotto_passaggi” al teatro comunale di

Porto San Giorgio. Sabato 4 febbraio (ore 21) arriva Amleto FX, con Gabriele

Paolocò. Prodotto da Vico Quarto Mazzini, Progetto Goldsdtein e Teatro

dell’Orologio, Amleto FX è un’indagine sulla moda del deprimersi dei nostri

tempi. Uno spettacolo che parla di castrazioni tecnologiche, della mancanza dei

padri, dell’attrazione verso la dissoluzione e dell’eco assillante che tutto questo

causa nelle nostre coscienze. Non è Amleto, ma un assolo generazionale. Un

racconto intimo e globale che, attraverso il riso amaro, vuole spingere a trovare

una soluzione al solito annoso, banale, scontato ma comunque sempre irrisolto

quesito: essere o non essere?Secondo l’assessore alla Cultura Renato Bisonni, “Dopo gli spettacoli di

sabato scorso con l’introduzione alla lirica e di domenica scorsa

(Romeo&Giulio) che ci ha dato modo di riflettere su temi impegnativi di una

società moderna che ha il dovere di interrogarsi, sabato avremo un'altra

occasione per assistere ad un nuovo tema complesso, surreale, difficile,

introspettivo, che tocca tasti inusuali”.

Note di scena

Lo spettacolo si sviluppa attraverso una messa in scena che permette di

sovvertire il piano della realtà a seconda delle esigenze comunicative. La stanza

di Amleto non è rappresen­tata come spazio fisico ma come un luogo

dell’anima, dove le sue sensa­zioni prendono forma traducendosi in immagini.

La stessa pratica viene applicata alla drammaturgia, dove lo stream of

consciousness di Amleto è reso ancora più irreale dal continuo spostamento da

un piano soggettivo ad uno sconclusionato piano og­gettivo, rappresentato

attraverso l’interpretazione di altri personaggi. ‘unico dialogante è il filtro

robotico di una voce monocorde emessa dal un computer quando riceve un

messaggio sulla chat. Il testo di Shakespeare è stato recuperato solo in alcune

parti, per essere stravolto a favore di una contemporaneità che asservisce le

parole del Bardo all’intento dello spettacolo. L’obiettivo è quello di cercare

un’emotività che destabilizzi lo spettatore, che lo faccia piangere mentre

qualcun altro si sganascia dalle risate o che lo coinvolga mentre il suo vicino

inorridisce. Un’emotività che ci faccia capire che certi subbugli di stomaco,

siano crampi o magoni, solo a teatro si possono provare.

Biglietti al costo di 10 euro (intero) e 8 euro (ridotto). Per prenotazioni, tel. 392

3429126, mail: organizzazione@proscenioteatro.it.

1 febbraio 2017