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Report analisti post annuncio offerta vincolante da parte di UBI Banca su 3 Good Bank

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BUZZ BORSA-Ubi prosegue corsa dopo offerta good banks, analisti positivi

** UBI Banca prosegue il rally a Piazza Affari estendendo il balzo di ieri sulla scia del piano di acquisizione delle tre good banks accolto con grande entusiasmo dal mercato.

** Alle 11,00 il titolo del gruppo bergamasco segna un rialzo del 6,8% a 3,298 euro che fa seguito al balzo del 9,1% registrato ieri, sovraperformando il comparto bancario in progresso dell’1,6%. I volumi sono intensi e già superiori alla media giornaliera con 22,8 milioni di pezzi da 18,2 milioni trattati mediamente in trenta sedute.

** I commenti degli analisti sull’operazione di acquisizione annunciata ieri si confermano in gran parte positivi, soprattutto per quanto riguarda i termini finanziari, anche alla luce dei dettagli illustrati in conference call dall’AD Victor Massiah che ha messo in luce la creazione di valore del deal.

** In particolare grazie all’aggregazione delle tre banche l’utile netto del gruppo al 2020 dovrebbe raggiungere 1,2 miliardi, sopra il target del piano industriale presentato a giugno di 0,9 miliardi.

** Per Icbpi “il giudizio dell’operazione non può che essere positivo, in considerazione della creazione di valore in una prospettiva di lungo termine e delle (rischiose) opzioni strategiche alternative offerte dal mercato, a cominciare da Mps “.

** Confermando il ‘buy’ con target a 4,7 euro Icbpi ribadisce che “i rischi di execution appaiono relativamente bassi, tenuto conto della cessione di Npl e delle garanzie offerte dal venditore”, anche se “resta l’incertezza sulla capacità delle 3 reti di recuperare la fiducia della clientela e riavviare relazioni di business in tempi ragionevolmente brevi”.

** Anche Banca Akros ribadisce il ‘buy’ (target 4,3 euro)sottolineando che la generazione di capitale derivante dall’aquisizione sarà maggiore dell’aumento di capitale da 400 milioni che Ubi dovrà lanciare per preservare i ratios patrimoniali in attesa del graduale riconoscimento del ‘badwill’ e attività fiscali (DTA).

** Hsbc ha rivisto al rialzo il target price a 3,29 euro da 2,82 euro.

 

MF Dow Jones

TOP STORIES ITALIA: Ubi +6,61%, ancora giudizi positivi su good bank

MILANO (MF-DJ)–Non si arresta la corsa di Ubi B. a piazza Affari: il titolo segna un +6,61% a 3,292 euro dopo il +9,12% della vigilia. I volumi restano elevati e sono giá pari al 2,28% del capitale.

L’azione è sostenuta dai giudizi positivi che continuano ad arrivare sull’operazione delle good bank da parte degli analisti. In un report dal titolo “un buon deal sulle good bank” Citigroup dichiara che “l’offerta vincolante fatta da Ubi B. ha molti aspetti positivi a nostro avviso: risolve molte preoccupazioni sul fronte del risk management e della qualitá dell’attivo, ha un prezzo basso (incluso l’aumento di capitale)”, offre “potenziale per sinergie ed è accrescitiva per Ubi B.”. Gli analisti restano quindi positivi su Ubi B. data “la valutazione conveniente, l’opportunitá per il recupero della redditivitá, il modello di business difensivo” e la buona posizione sul capitale. Hsbc ha alzato il prezzo obiettivo su Ubi B. da 2,82 a 3,29 euro, confermando la raccomandazione hold. Gli esperti hanno alzato le stime standalone 2016-2018 per tener conto di minori tasse. Nel dettaglio, le attese di utile netto salgono del 50% per il 2016, del 4% per l’anno in corso e del 9% per il prossimo. Quanto all’acquisto delle tre good bank, per Hsbc “potenzialmente potrebbe fornire una base per una miglior redditivitá, ma nel piú lungo periodo”.
Equita Sim (hold, Tp a 3,1 euro) evidenzia poi diversi spunti emersi dalla conference call di ieri sull’acquisizione delle tre good bank. Primo, sottolineano gli analisti “gran parte delle sinergie da ricavo è atteso dal costo della raccolta. Le 3 bridge bank hanno ad oggi un costo di 80-100 punti base superiore a quello di Ubi. Crediamo che l’integrale chiusura del gap, in un contesto dove le 3 banche devono contenere l’uscita di clienti, risulti difficile da ipotizzare”. Secondo, prosegue la casa d’affari, “nel 2018 le 3 banche dovrebbero risultare leggermente sopra al breakeven, rispetto a un target di utile netto di 100 mln al 2020”. Terzo, “nel 2020 è atteso un costo del rischio delle banche target di 80 punti base, nonostante la profonda pulizia pre-acquisizione” e quarto “il pieno utilizzo del badwill (400 mln) e Dta (540 mln) è previsto a fine 2020. Dopo la conference call confermiamo la nostra impressione in base a cui i target di utile delle banche target ci sembrano molto aggressivi, specialmente in termini di ricavi. Per raggiungere il target di utile 2020 secondo i nostri calcoli Ubi deve aumentare di oltre il 40% il margine di intermediazione delle banche target (+186 mln). Ciò nonostante, sulla base delle nostre stime di utile netto (34 mln) ben piú conservative rispetto ai target della società l’operazione risulta neutra dal punto di vista del valore e dell’Eps”.
A detta di Banca Imi (buy, Tp 3,6 euro) “anche se i rischi di esecuzione potrebbero non consentire al mercato di incorporare completamente i benefici derivanti dall’acquisizione delle tre good bank, pensiamo che il deal potrebbe generare valore per gli azionisti”.