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Intervento del consigliere Antonello Cossiri: Polemiche vecchie, viale Cavallotti nuovo

3a2c060e-20b7-4d8c-bd76-d6a7f7d1fdc3-1024x576Sa ormai di vecchio e stantio la polemica che il cosiddetto Comitato degli alberi continua ad alimentare contro l’Amministrazione Loira per i lavori in corso sulla parte storica di viale Cavallotti, mentre gli operai sono al lavoro e la pista ciclabile è in fase di completamento.

Polemica vecchia che ripete stancamente, come un disco rotto, argomenti in larga parte inesatti e del tutto pretestuosi, cercando di alzare artificiosamente i toni; forse perché ci si rende conto di aver ben poco seguito in città e di aver ripetutamente fatto battaglie sbagliate, come quella contro la piazza Bambinopoli e quella del Parco Canossiane, a cui il Comitato (sempre le stesse identiche persone di oggi) si oppose strenuamente, salvo poi verificarne l’utilità incontestabile ed il generale apprezzamento ed utilizzo da parte di centinaia di cittadini in ogni stagione.

Evidentemente la lungimiranza di tali persone è appannata: ma la maggioranza dei cittadini ha ormai ben chiaro il senso della riqualificazione urbana dei molti lavori in corso in città.

Si sbraita sulla pretesa distruzione del viale Cavallotti, con “abbattimento di angoli e distruzione di memoria”. Naturalmente non c’è alcuna distruzione, il viale c’è oggi e ci sarà domani. Si lanciano accuse infondate e basta.

La pista ciclabile, infatti, non ha abbattuto e non abbatterà neanche un albero di quelli esistenti, dando piena fruibilità ai cittadini di un completo percorso ciclabile da nord a sud in piena sicurezza e sostenibilità. La mobilità sostenibile, infatti, non è buttare i ciclisti in mezzo alla strada sperando che le auto rallentino: al contrario, è creare percorsi protetti (come prescritto dal Codice della strada) dove i ciclisti, soprattutto anziani e bambini, non rischino continuamente di essere travolti da autoveicoli. E la mobilità sostenibile è uno degli obiettivi di questa Amministrazione, perché solo così si allenta la morsa del traffico sul centro città.

Ed in questo senso i contributi che il Comitato ha offerto all’Amministrazione comunale (nel corso di vari incontri, ben documentabili) sono stati semplicemente nulli, limitandosi ad insulti, invettive ed a ipotetici percorsi alternativi che brillavano solo per fantasia e irrealizzabilità.

Fare riferimento al “giardino vincolato come bene monumentale dalla Soprintendenza” appare invece del tutto giusto: tanto che la stessa Soprintendenza, oltre a dare il nulla-osta ai lavori, nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo verificando l’assoluta rispondenza dei lavori in corso a quanto approvato e la piena compatibilità col vincolo a suo tempo posto sui giardini. E allora: a giudicare la compatibilità ambientale dei lavori in corso ha più titolo la Soprintendenza o il Comitato? Peraltro, con un minimo di onestà intellettuale (quella che manca al Comitato), si può facilmente constatare, nella prima parte dei lavori in corso, come l’impatto della pista sia davvero minimo, mimetizzata com’è nel brecciolino del viale stesso. Quale distruzione? Quale abbattimento?

Merita infine un pur breve commento l’ipotetico appoggio del Comitato in favore della campagna elettorale del sindaco Loira che, infingardo, una volta eletto avrebbe fatto il voltafaccia tradendo ogni patto: i signori del comitato ritengono di avere così tanto peso da decidere, da soli, vittoria e sconfitta di un qualsiasi sindaco? I cittadini sangiorgesi non contano più nulla?

Stiano tranquilli lor signori: un sindaco il patto lo fa solo con i propri elettori, sulla base di un Programma elettorale. E l’attuazione di quel Programma è la sostanza di una buona Amministrazione.

 

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Ufficio Stampa
Claudio Romanucci