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Civitanovese, parla Rubino

rubino_ANGELODomenica la Civitanovese affronta la prima trasferta,

del suo nuovo corso nel campionato di Serie D. A

parlare è uno dei punti cardine, fra i rossoblu, in

questo avvio stagione: Angelo Rubino. “Sono arrivato

qui grazie al direttore Quinto, che quando ero a

Bisceglie mi ha visionato diverse volte e ha deciso di

portarmi a Civitanova quest’anno. Eravamo in tre: io,

Aprile e Loconte”. Rubino che si è subito ambientato

non solo alla piazza, ma anche alla realtà sportiva di

Civitanova. “Domenica è stata una partita tosta, bella,

dove penso che abbiamo giocato 70’ ad un’intensità

altissima, poi è arrivato un calo normale dato dal

caldo, dal gol subito, ma nonostante questo non

abbiamo mollato riuscendo a portare a casa i tre

punti”. Nato a Fasano, Rubino si è diplomato presso il

Liceo Scientifico cittadino, per poi iscriversi alla facoltà

di Economia e Marketing di Bari. Una vita che però

non lo distrae minimamente dalla propria attività

sportiva. “Abbiamo trovato contro una squadra che

punta a vincere il campionato, che forse ha peccato di

presuntuosità venendo qui e pensando di trovare una

neo promossa, facilmente battibile e che invece ha

venduto cara la pelle. – spiega il giovane esterno

destro rossoblu – Penso che se avessimo fatto il 2-0 a

metà ripresa con Barbosa, la partita sarebbe finita lì.

Dopo questa vittoria, l’obiettivo è sempre lo stesso,

andare avanti partita dopo partita. Domenica ad

Agnone sarà una battaglia, una gara difficile in un

campo ostico. Andremo lì con l’intenzione di imporre

il nostro calcio e naturalmente vince la gara”. Ottimo il

rapporto anche con Bruno Caneo, coach dei rossoblu

che su Rubino ha fatto capire fin da subito di puntare

molto. “Il mister vuole una squadra che attacchi con

molti uomini, capace di cambiare in corsa la propria

natura e che sia attenta nelle transizioni negative”.

Sensazioni positive quelle del giovane ragazzo

cresciuto in Puglia, che vuole dare il massimo per i

colori rossoblu. “Stiamo costruendo un bel gruppo,

oggi questa è la nostra forza. Rispetto a compagini

come il Matelica e Fermana, non abbiamo un singolo

che spicchi sugli altri, ma abbiamo una bella coesione,

siamo una squadra rocciosa. – conclude Rubino –

All’inizio quando siamo arrivati in ritiro, nessuno ci

dava un singolo euro di credito. Nessuno avrebbe

creduto ad una Civitanovese capace di superare i due

turni di coppa, arrivare all’esordio in campionato,

affrontare il San Marino in casa e portare a casa i tre

punti. Nessuno avrebbe mai creduto ad una storia

simile”.