Confabitare a cura di Renzo PaccapeloUltimissime Notizie

Sgravi fiscali contro i topi d’appartamento

372602-800x464In estate cresce la voglia di vacanza insieme ai timori dei furti in casa, nonostante il calo delle denunce. Secondo i dati del Viminale, infatti, la crescita si sarebbe arrestata nel 2014 mentre nel 2015 si è verificata addirittura una contrazione a 233.730 (-8,7 per cento in confronto all’anno precedente). Una tendenza confermata nei primi mesi di quest’anno. Tra gennaio e aprile 2016 le denunce di furti in appartamento sono calate del 15,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015.

Intanto cresce anche il numero degli italiani previdenti: secondo una ricerca dell’Ipsos commissionata dalla Fiera di Milano, in Italia sono tre su quattro le famiglie che hanno installato un sistema antifurto, sia pure una semplice porta blindata.

Al fai-da-te, al vicino o alla provvidenza, chiamati precedentemente in soccorso, si vanno sostituendo, anche se con lentezza, sistemi di protezione tecnologicamente più avanzati, segnala la CNA Installazione e Impianti, intravedendo un cambiamento di mentalità grazie anche alla possibilità di usufruire degli sgravi fiscali. Regolari fatture rilasciate per i materiali acquistati e il lavoro svolto da un professionista, oltre che il pagamento attuato tramite bonifico, sono infatti requisiti imprescindibili per usufruire degli sgravi fiscali riconosciuti alle ristrutturazioni edili, pari alla metà della spesa.

Il Censis ha calcolato che, nel 2015, sono stati svaligiati 689 appartamenti al giorno, cioè 29 all’ora, uno ogni due minuti. Oltre ai tanti che hanno subito una o più “invasioni” criminali, non c’è italiano che non abbia un parente, un amico, un conoscente al quale sia stata svaligiata la casa.

Il calo delle denunce quindi potrebbe essere determinato anche da un senso di frustrazione dei cittadini. Solo il 2,7 per cento dei criminali viene assicurato alla giustizia. Le pene, inoltre, sarebbero lievi, tanto che, per porre un freno a questo fenomeno delinquenziale, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha di recente riavviato il dibattito sul loro inasprimento per portare gli anni di reclusione previsti da uno a sei.