Jessica Marcozzi mozione sulle sanzioni contro la russia
“Stop alle sanzioni contro la Russia. La regione più penalizzata è la nostra, con in testa
L’Amministrazione sproni il Governo ad attivarsi con la Commissione europea per
la provincia di Fermo.
istituire un fondo straordinario per le imprese marchigiane”
Ho presentato una mozione per richiedere provvedimenti economici, finanziari e
commerciali da adottare immediatamente perché le sanzioni contro la Russia legate alla
questione Ucraina stanno comportando delle conseguenze disastrose per il nostro tessuto
imprenditoriale e commerciale. Le Marche sono la regione più penalizzata. Per questo
motivo chiedo con forza che l’amministrazione solleciti un incontro Stato-Regioni affinché
il Governo si faccia promotore in Europa dell’adozione di provvedimenti tesi a far cessare il
sistema sanzionatorio nei confronti della Russia e a istituire un “fondo comune
straordinario” tra gli Stati membri per contenere le ingenti perdite riscontrate dalle imprese,
in primis quelle marchigiane. La Regione monitori l’impatto delle sanzioni sul tessuto
produttivo marchigiano costituendo un tavolo permanente con banche, imprese e università
in grado di programmare interventi in favore delle nostre aziende. Una strategia d’azione
adeguata deve coinvolgere anche il settore turistico con la promozione delle ricchezze delle
Marche verso i visitatori russi. Le ritorsioni con cui il Cremlino ha reagito alle misure
europee sono, infatti, mirate soprattutto ai beni di consumo più facilmente sostituibili:
mobile, abbigliamento, calzature, meccanica leggera e agricoltura, settore quest’ultimo
addirittura quasi cancellato dalle importazioni russe con una perdita secca del 37%. Se le
sanzioni dovessero continuare, l’uscita o la riduzione delle esportazioni di molte imprese dal
mercato russo potrebbe colpire anche nei prossimi anni i nostri scambi commerciali. Gli
organismi economici russi hanno già adottato alcuni accorgimenti come la “semplificazione
delle procedure di creazione e registrazione di una start-up” ridotte a soli tre giorni o
l’obbligo per le società con una partecipazione statale maggiore del 50% di acquistare il
18% di ciò di cui necessitano da piccole e medie imprese locali. Su base locale le Marche
risultano essere la regione più esposta (non in valori assoluti dove è preceduta dalla
Lombardia, dall’Emilia Romagna e dal Veneto) perché la sua esportazione, pari a 675
milioni di Euro, rappresenta, in valori percentuali sul totale-Italia ben il 6,6% e l’incidenza
dell’export russo sul proprio valore aggiunto regionale è pari all’1,9% a fronte di una media
nazionale dello 0,7%. La nostra regione ha perduto dal 2010 al 2014, proprio in termini di
Pil, tra le regioni europee, ben 44 posizioni retrocedendo dal 102esimo posto al 146esimo,
diminuzione seconda solo al Friuli Venezia Giulia (55 posizioni, regione però che godeva di
una posizione di partenza migliore). A livello territoriale sub-regionale, il valore più
negativo è ascrivibile fra tutte le province italiane, sul proprio valore aggiunto, alla
provincia di Fermo (-4,9%). Fermo, forte del più grande polo calzaturiero su scala nazionale
in termini di occupazione e fatturato che incide significativamente sul Pil del proprio
territorio, ha dunque pagato il prezzo più alto per l’applicazione del sistema sanzionatorio
nei confronti della Russia.
1/7/2016
Il Consigliere Capogruppo FI
Jessica Marcozzi