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Spi CGIL i pensionati a Roma

foto-pensionati_2822Tutto il sindacato a Roma con i pensionati

di Roberto Ghiselli Segretario generale Cgil Marche

“Il 19 maggio tutto il sindacato confederale sarà in piazza con i pensionati per una verten-
za che unifica il paese, il mondo del lavoro e le generazioni. Dopo le iniziative articolate

dei mesi scorsi, dare continuità alle lotte per una riforma delle pensioni e per dare risposte

di dignità ai pensionati non rappresenta una scelta di retroguardia o corporativa ma una

vertenza generale attraverso cui contribuiamo a scrivere il futuro del Paese, parlando so-
prattutto alle nuove generazioni. Tutela del reddito dei pensionati, flessibilità nell’accesso

alla pensione, tutele previdenziali per i lavori poveri e discontinui, sono priorità di tutto il

Paese per rendere sostenibile socialmente lo sviluppo della nostra comunità, con più lavo-
ro stabile per i giovani e più tutele per tutte le generazioni.

La riuscita della manifestazione ha un valore in se per le cose che propone e ci consentirà

di rilanciare l’iniziativa generale del sindacato, qualora il Governo restasse indifferente alle

nostre richieste. Due ragioni forti per essere in tanti il 19 maggio in Piazza a Roma.”

A testa alta: pensionati marchigiani in Piazza a Roma

il 19 maggio per la riforma del sistema previdenziale.

Comunicato unitario delle Segreterie regionali SPI CGIL FNP CISL UILP UIL Marche 16

maggio 2016

I Sindacati dei pensionati SPI Cgil FNP Cisl e UILP Uil scendono in piazza giovedì 19

maggio prossimo per chiedere una riforma strutturale del sistema previdenziale. Più

di 1.000 persone arriveranno a Roma da tutte le Marche.

Chiediamo maggiore flessibilità per l’accesso

alla pensione, sia per tutelare i lavoratori più

“deboli” – donne e mansioni usuranti -, ma

anche per consentire l’ingresso nel mondo del

lavoro ai giovani, favorendo un ricambio ge-
nerazionale richiesto anche dalle aziende. Va

poi corretto il funzionamento del sistema con-
tributivo per garantire pensioni dignitose a

tutti coloro che in questi decenni hanno svolto

lavori saltuari, discontinui e malpagati, anche

sviluppando la previdenza complementare.

Respingiamo con decisione qualsiasi ipotesi

di intervento sulle pensioni di reversibilità,

che nelle Marche riguardano quasi 121.000

persone, per la maggior parte donne. Voglia-
mo infine vengano tutelate le pensioni in essere, sia riducendo la pressione fiscale che è tra

le più alte in Europa, sia ripristinando il corretto meccanismo di rivalutazione di tutte le

pensioni, come richiesto anche dalla Corte Costituzionale.

Nelle Marche ci sono 448.434 pensionati, che percepiscono 642.780. pensioni. L’importo

medio lordo di una pensione Inps è di 712 € mensili (910 € per le pensioni di vecchiaia). Il

69,6% delle pensioni Inps non supera le 750 € mensili lorde. Solo lo 0,9% dei pensionati

marchigiani percepiscono pensioni superiori al 3.000 € lordi.

Al di la di rappresentazioni strumentali che lacerano i legami intergenerazionali e incitano

a una guerra tra poveri, i pensionati italiani attraversano una fase di enorme difficoltà. Otto

anni di crisi hanno messo in ginocchio il sistema produttivo, generando disoccupazione,

specie nei giovani (22,6% il tasso di disoccupazione dei marchigiani tra 15 e 29 anni).

Creare lavoro, lavoro qualificato, è la sfida a cui dare concrete risposte. Nonostante stiano

scivolando sotto la soglia di povertà, i pensionati aiutano figli e nipoti che hanno perso il

lavoro, dando un contributo decisivo alla coesione della comunità marchigiana.

Resta poi aperto il problema della non autosufficienza, che nelle Marche riguarda almeno

51.000 persone, tanti sono i percettori di indennità di accompagnamento. Un tema destina-
to a diventare cruciale in una Regione in cui, nel 2065, l’Istat prevede che gli anziani sa-
ranno il 32,6% della popolazione totale (contro il 23,7% attuale). A tal fine non è più rin-
viabile la separazione tra previdenza (finanziata dalla contribuzione) e assistenza (a carico

della fiscalità generale) che il sindacato chiede da tempo.

A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati”. Questo sarà lo

slogan della manifestazione del 19 maggio, attraverso la quale SPI FNP e UILP chiedono

al Governo una nuova stagione di equità sociale.

Questo sistema previdenziale non è più sostenibile e va modificato. Le risorse per farlo ci

sono, serve solo il coraggio di andarle a prendere. La riforma Fornero ha sottratto 80 mi-
lioni di € da un sistema previdenziale in equilibrio. Bisogna recuperare una parte di questi

soldi e trovarne altri, attraverso una tassa sui grandi patrimoni, la lotta all’evasione fiscale,

alla corruzione e agli sprechi nella pubblica amministrazione. Se così non sarà, il Sindacato

dei pensionati è pronto ad intensificare le iniziative di protesta e di lotta.

3 Il Sindacato confederale delle Marche

a sostegno della manifestazione dei pensionati

Pubblichiamo il testo della lettera unitaria che le segreterie regionali Cgil, Cisl e Uil de-
le Marche hanno inviato a tutte le strutture sindacali a sostegno della manifestazione

nazionale del 19 maggio:

“Come certamente saprete, giovedì 19 maggio 2016 si terrà a Roma la manifestazione na-
zionale unitaria dei Sindacati dei Pensionati SPI FNP e UILP: “A testa alta: tutti insieme

per rivendicare diritti e dignità dei pensionati”.

La manifestazione è organizzata in continuità con le iniziative promosse da Cgil Cisl e Uil

per la modifica del sistema previdenziale italiano, in particolare con la mobilitazione del 2

aprile scorso, quando tutti insieme abbiamo manifestato in Piazza del Papa ad Ancona.

Siamo fermamente convinti che sulle pensioni sia arrivato il momento di fare sul serio.

Scenderemo in piazza per chiedere un sistema previdenziale equo: flessibilità in uscita dal

mercato del lavoro; prospettive lavorative e previdenziali per i giovani; tutela dei soggetti

più deboli come donne e lavoratori usurati; sviluppo della previdenza complementare.

Manifesteremo anche a tutela delle pensioni in essere, rivendicando un più equo meccani-
smo di rivalutazione per non farne perdere ulteriore potere d’acquisto, insieme a un tratta-
mento fiscale meno gravoso, in linea con gli standard europei.

Se dal Governo non dovessero arrivare risposte soddisfacenti nelle prossime settimane,

siamo pronti ad intensificare le iniziative di protesta. Data l’importanza di questo appun-
tamento, chiediamo a tutte le strutture di assicurare il massimo impegno e sostegno per la

riuscita della manifestazione

 

A testa alta in bicicletta

Un gruppo di pensionati, iscritti alla Spi Cgil di Ancona, parteciperanno alla manifesta-
zione unitaria del 19 maggio raggiungendo Roma in bicicletta.

Come anticipavamo sul precedente numero di SPI InfoMarche, dedicato alla preparazione

della manifestazione di giovedì 19 maggio, un gruppo di cicloamatori parteciperanno

all’evento pedalando dalle Marche attraversando l’Umbria e

parte del Lazio.

Sia alla partenza che durante il percorso gli stessi incontre-
ranno: la stampa, le istituzioni locali, esponenti politici di

ogni livello ai quali verranno presentate le motivazioni che

hanno portato SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL ha indire

tale manifestazione.

Durante il tragitto gli stessi incontreranno anche gruppi di

pensionati, di lavoratori con le loro RSU e lavoratori che si

trovano in una situazione di precarietà occupazionale (cas-
sintegrati, disoccupati, precari, ecc.).

Dalle Marche partiranno circa 25 “ciclisti”, che saranno

coordinati da Antonio Moscatelli Segretario generale della

Lega di Falconara e ideatore dell’iniziativa, ai quali durante

il tragitto altri si uniranno per far parte del gruppo.

Per la serata di martedì 17 maggio si sta lavorando per richiamare l’attenzione della tra-
smissione “Ballarò”, dove potrebbero esserci dei collegamenti con lo studio e con i “pen-
sionati/pedalatori” presenti in una piazza di Spoleto.

Se lungo le strade vedete transitare un gruppo di ciclisti che indossano la maglia che vede-
te nell’immagine, incitateli, incoraggiateli, sono compagni e compagne che in modo diver-
so e originale portano a Roma le ragioni dei pensionati.

La partenza è fissata per il 17 maggio alle ore 8,15 dalla stazione ferroviaria di Fabriano.

La prima tappa raggiungerà Spoleto passando per Campodonico, Passo del Cornello, No-
cera Umbra e Foligno per una distanza complessiva di 93 chilometri.

Il profilo altimetrico della tappa:

Il giorno successivo (18 maggio) i pensionati ciclisti partiranno da Spoleto alle ore 7,30

per raggiungere Roma Fornello con una tappa di 117 chilometri attraverso Terni, Narni,

Otricoli, Magliano Romano e Sacrofano.

Il 19 maggio la carovana raggiungerà la manifestazione percorrendo la pista ciclabile Ti-
berina, la più lunga della capitale con un percorso di 25 Km. La partenza da Fornello è

prevista per le 7,30.

Rassegna stampa

Pensionati tartassati, 70 mld di euro all’anno

allo Stato. Il 19 maggio in piazza

Pubblicato da www.spi.cgil.it 14 maggio 2016

Chi è in pensione paga 3 mld in più di tasse rispetto ai lavoratori dipendenti

Tra tasse e blocco della rivalutazione degli assegni i pensionati italiani versano nelle casse

dello Stato 70 miliardi di euro all’anno. Lo ha calcolato lo Spi-Cgil, che il prossimo 19

maggio sarà in piazza del Popolo a Roma insieme a Fnp-Cisl e Uilp-Uil con una manife-
stazione nazionale per chiedere al governo attenzione e interventi urgenti per chi è in pen-
sione.

Nel dettaglio ogni anno i pensionati versano circa 60 miliardi di euro al fisco, di cui

50miliardi di Irpef nazionale e 10 miliardi tra addizionali regionali e comunali. Cifre a cui

si aggiungono altri 10 miliardi di euro che vengono recuperati dalle pensioni superiori a tre

volte il trattamento minimo (1.500 euro lordi) per l’effetto trascinamento del blocco della

rivalutazione 2012-2013.

Sono invece di 3 miliardi in più le risorse che i pensionati versano al fisco rispetto ai lavo-
ratori, che beneficiano di maggiori detrazioni fiscali e degli 80 euro. Un pensionato con un

assegno da 1.000 euro al mese paga infatti 1.207 euro in più all’anno rispetto ad un lavora-
tore, 1.260 euro in più chi prende 1.200 euro e 1.092 euro in più chi ne prende 1.600.

Spi-Cgil a Renzi, sempre disponibili al dialogo

ma il 19 maggio saremo in piazza

Pubblicato da www.sli.cgil.i 13maggio 2016

“Siamo sempre disponibili al dialogo. Lo chiediamo da tempo perché sulle pensioni c’è

un grande malessere e servono delle risposte. Il 19 maggio insieme a Fnp-Cisl e Uilp-Uil

saremo in piazza del Popolo a Roma per questo. Senza certezze e senza un confronto di

merito la nostra mobilitazione andrà avanti”. Lo dichiara il Segretario generale dello Spi-
Cgil Ivan Pedretti commentando l’intenzione espressa ieri sera da Matteo Renzi di incon-
trare i sindacati dei pensionati.

Guardia medica: altolà dei sindacati a Lorenzin 6

Pubblicato da rassegna.it il 12 maggio 2016 ore 19.23

Smi, Fp Cgil medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici e Simet dopo le dichiarazioni del ministro

della Salute. Serve un incontro urgente: le riforme si fanno nell’interesse dei cittadini, non

su proposta di un solo sindacato

Si passa da un’assistenza sulle 24 ore, a una sulle 16, chiudendo le guardie mediche da mezzanot-
te alle 8 e scaricando su 118 e Pronto Soccorso tutti gli interventi. Questa la denuncia del Sinda-
cato dei Medici Italiani e di Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici e Simet che contestano

il merito e il metodo che hanno portato a questa proposta, contenuta nell’atto di indirizzo per il

rinnovo dell’Accordo Nazionale Collettivo di pediatri e medici di medicina generale.

Le sigle, che hanno dato vita alla manifestazione di mercoledì a Montecitorio, denunciano come

“il padre” di questo pasticcio, partorito dalla parte pubblica, Governo e Regio

ni, sia un solo sindacato medico, come è evidente dalle dichiarazioni a Radio1 Rai, del ministro

Lorenzin, quando afferma, come riportato dalle agenzie, che è il “frutto di una proposta formulata

dalla federazione dei medici di medicina generale da noi accolta con favore”.

I sindacati, amareggiati dalla scelta del ministro, sottolineano criticamente come “provvedimenti

di questa portata, che cambiano la natura stessa dell’assistenza notturna per i pazienti, dovrebbero

essere frutto di vere riforme, condivise, discusse nel Parlamento e con tutti le parti sociali, a parti-
re dai territori più disagiati, come i piccoli comuni”.

Assistenza notturna,

Spi-Cgil con i sindacati dei medici

Pubblicato da www.spi.cgil.it 11 maggio 2016

Lo Spi-Cgil sostiene con forza la protesta dei sindacati dei medici contro l’atto di indirizzo per la

medicina convenzionata che ridurrebbe da 24 a 16 le ore di assistenza, abolendo di fatto il servi-
zio di Guardia Medica.

Secondo le linee di indirizzo approvate ad aprile, infatti, di notte i cittadini potranno rivolgersi

soltanto al pronto soccorso dell’ospedale o ai servizi del 118 che sono concepiti per le urgenze e

non per il codice bianco. E’ del tutto evidente che in questo modo si mettono fortemente in diffi-
coltà le persone anziane, magari sole, e in particolare quelle che vivono nelle zone rurali, nei pae-
si di montagna, nelle isole e in tutti i posti dove non ci sono ospedali nelle immediate vicinanze.

Per questi motivi sosteniamo la manifestazione indetta dallo SMI (Sindacato Medici Italiani) che

si terrà oggi in piazza Montecitorio alla quale aderiscono Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl

Medici e Simet.