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“I mestieri delle mie radici”

mestieriradiciA Capodarco di Fermo ormai è un appuntamento fisso: il 25 aprile si trascorre all’insegna della

tradizione. Lunedì prossimo, infatti, si svolgerà “I mestieri delle mie radici – Una passeggiata a

Capodarco tra mestieri, suoni e sapori della tradizione”, manifestazione organizzata dalla Contrada

Capodarco, con il sostegno della Camera di Commercio di Fermo, in collaborazione con la CNA

Provinciale di Fermo, il Gruppo dell’Arco Storico, la Manovella del Fermano, l’Associazione R&V

Territorio.

L’evento, che si terrà per tutto il giorno (orario 10-22), ha una lunga storia, è nato agli inizi degli anni

Novanta con l’obiettivo di far rivivere tutti quei mestieri che, in passato, hanno permesso al territorio

di crescere e arricchirsi e che ad oggi non esistono più, se non nel ricordo di qualche nonno.

“Sposiamo con piacere l’iniziativa della Contrada Capodarco – dicono il Presidente CNA Fermo

Paolo Silenzi e il Direttore Provinciale Alessandro Migliore – alla quale parteciperanno anche

alcuni nostri artigiani, che si sono resi disponibili per delle dimostrazioni dal vivo di alcuni tra i

mestieri che hanno alimentato e fatto grande la nostra economia. Un evento che non vuole rievocare

nostalgicamente il passato, ma che intende, per mezzo di una festa, contribuire a far conoscere il

lavoro artigiano e a diffondere la cultura artigiana anche verso i più giovani”.

Nello spazio riservato agli antichi mestieri (ramaio, incisore, maniscalco, miniatore etc.) tra gli altri,

sono previsti: laboratori di manipolazione dell’argilla per i più piccoli con Anna Maria Bozzi

(omonima bottega artigiana di Montottone), che allestirà uno spazio dedicato agli “antichi vasai” e

illustrerà la tecnica del colombino; il banchetto del ciabattino con l’artigiano Luciano Franca, di

Santa Vittoria in Matenano, nel settore da oltre trent’anni; le intrecciatrici di paglia, tre signore che

collaborano con il Museo del Cappello di Montappone, che sin da piccole hanno imparato l’arte

dell’intreccio e che poi sono state impiegate come operaie nei cappellifici per oltre quarant’anni,

effettueranno dimostrazioni dei diversi tipi di treccia e decorazioni e ricami con la raffia.

Contribuiranno ad evocare il fascino del passato un mercato di artigianato locale, sfilate di auto e

moto d’epoca, rappresentazioni teatrali, con canti e balli di un tempo. Presenti stand gastronomici che

offriranno menù tipici, tutto all’insegna del cibo genuino.

Fermo, 22 aprile 2016 L’Ufficio Stampa