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Affitti, il mercato ancora in contrazione

mercato-affitti-italiaSe l’anno appena trascorso è stato contraddistinto da numeri positivi per il mercato delle compravendite immobiliari, cosa è successo nel mondo degli affitti? L’Ufficio Studi di Immobiliare.it ha monitorato la domanda, l’offerta e i prezzi degli immobili residenziali in locazione a febbraio 2016, confrontandoli con la situazione di un anno prima e scoprendo che i canoni di locazione sono tornati a crescere (+1,7%), mentre sono calati domanda (-1,8%) ed offerta (-2,2%).

DOMANDE E OFFERTA – Molti immobili, che prima pur di mettere a reddito si sceglieva di affittare, oggi hanno più opportunità di essere venduti che negli anni passati; di conseguenza, l’offerta di immobili in locazione diminuisce: rispetto a febbraio 2015 gli immobili residenziali disponibili per affitto sono calati del 2,2%. Un calo, questo, che si aggiunge a quello anche più forte registrato nella precedente rilevazione (-7%). Anche la domanda di immobili in affitto è fortemente influenzata dalla ripresa delle compravendite immobiliari: l’analisi di Immobiliare.it rivela che, rispetto a febbraio 2015, le richieste di immobili in affitto sono calate dell’1,8%. È soprattutto nel Nord Italia che la domanda di locazione scende (-3,7%, segno che è qui che si preferisce maggiormente puntare all’acquisto), mentre al Centro (-1,9%) e soprattutto al Sud (-0,2%) sembra ancora mancare, perlomeno nella percezione degli italiani, la giusta spinta (o le opportunità economiche) per comprare casa.

LE GRANDI CITTA’ – Interessante è l’emergere di un maggiore interesse nei confronti della locazione nelle grandi città: tra le località con oltre 250mila abitanti la domanda di affitto cresce, seppur di poco (+0,38%). Il dato è dimostrazione di una maggiore mobilità degli abitanti dei grandi centri, che sembrano assimilare almeno in parte le dinamiche abitative delle altre città europee (solitamente più propense all’affitto che alla vendita). Nelle città più piccole, invece, la domanda di locazione è calata, rispetto ad un anno fa, dell’1,6%.

I PREZZI – Complice la contrazione della disponibilità degli immobili, i prezzi richiesti salgono leggermente e, rispetto a febbraio 2015, Immobiliare.it registra un incremento dell’1,7%. Non tutta l’Italia registra, però, lo stesso andamento: in molte regioni si rilevano variazioni minime, mentre i numeri crescono maggiormente in regioni con canoni medi più bassi della media nazionale e, quindi, più sensibili alle oscillazioni. Tra queste si segnala il +5,9% in Molise, il +5,1% in Sicilia e il +4,4% di Calabria e Marche. Le uniche regioni con prezzi in calo sono la Campania (-2,9%), la Valle d’Aosta (-2,3%) e l’Umbria (-1,7%). Il canone d’affitto mensile medio per un bilocale di 65 metri quadri è pari, in Italia a circa 560 euro.

DIFFERENZE GEOGRAFICHE – A livello regionale, a febbraio 2016 il quadro degli affitti medi più cari è lo stesso dello scorso anno: è il Lazio la regione con i prezzi più alti; qui prendere in locazione un bilocale (65 mq) costa 770 euro; segue a stretto giro il Trentino Alto Adige, con 740 euro e, in terza posizione, la Lombardia (685 euro). Tutte e tre le regioni mostrano, oltretutto, prezzi più elevati dello scorso anno. Fanalino di coda resta la Calabria, con poco più di 325 euro. Ma quali sono le città più care d’Italia per i canoni di locazione? Se per i prezzi di vendita è Firenze a guidare la classifica, in questo caso Milano si prende la rivincita: servono circa 620 euro al mese per affittare un monolocale, e fino a 1.200 euro per un trilocale. Firenze e Roma occupano gli altri due posti del podio con prezzi simili tra loro: mediamente, 550 euro per un monolocale e tra 900 e 1.040 euro per un trilocale.  Molto distanti Torino e Genova dove affittare un monolocale costa, rispettivamente, 330 e 315 euro. Nella top ten troviamo, a seguire, Bolzano – che stacca di molto i prezzi di città ben più grandi, con 520 euro richiesti al mese per un monolocale – e poi, con prezzi allineati, Siena, Venezia, Napoli, Bologna, Pisa e Como.