NEL DNA DEL PESCE CHE “INVECCHIA” COME NOI LA RICETTA ANTI ETA’
Ore 18:00
Lettura “Dalla savana ai laboratori: come un piccolo
pesce africano può aiutarci a comprendere i
meccanismi dell’invecchiamento”
Aula Magna – Rettorato Università Politecnica delle
Marche – Piazza Roma 22, Ancona
In natura c’è un piccolo pesce del Mozambico, il “Nothobranchius Furzeri” che, pur
invecchiando in maniera accelerata, sviluppa nell’arco di pochi mesi gli stessi problemi fisici
delle persone, come tumori, malattie cardiovascolari e neurodegenerative. Di come la sua
scoperta permetta di studiare più rapidamente i processi tipici della vecchiaia se ne parla
lunedì 14 marzo nel corso della lettura “Dalla Savana ai laboratori” (Sala del Rettorato –
Piazza Roma 22, Ancona). L’incontro rappresenta l’appuntamento annuale promosso dall’Inrca
(Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani) in collaborazione con l’Università Politecnica delle
Marche, che ogni anno coinvolge i massimi esperti internazionali per affrontare un tema
legato alla ricerca sulla terza età.
L’incontro, organizzato dal prof. Fiorenzo Conti, del Centro di Neurobiologia
dell’invecchiamento Inrca, vede la partecipazione del Direttore Scientifico Fabrizia Lattanzio
e di Alessandro Cellerino, del Laboratorio di biologia della Scuola Normale Superiore, il
primo a descrivere il rapidissimo ciclo vitale dell’animale.
Ancona, 11 Marzo 2016