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Le follie dell’europarlamento, Olio tunisino in Italia senza dazi

imagesWPNS288ILa plenaria di Strasburgo ha dato l’ok finale al pacchetto di aiuti d’urgenza alla Tunisia, che comprende il Regolamento che permette l’importazione di 35.000 tonnellate aggiuntive di olio d’oliva senza dazi nell’Unione europea. Il voto era stato sospeso il 25 febbraio, ieri il Coreper ha recepito gli emendamenti tecnici e comunicato che avrebbe adottato il testo che sarebbe passato oggi al Parlamento europeo. L’aula ha approvato con 500 sì, 107 no, 42 astenuti.

Gli eurodeputati hanno confermato le “tutele” votate lo scorso 25 febbraio. Il provvedimento è temporaneo, valido solo per due anni e relativo all’olio d’oliva di cui si garantisce la tracciabilità, quindi interamente prodotto in Tunisia e trasportato direttamente da questo Paese nell’Unione europea. È prevista inoltre una valutazione intermedia dell’impatto delle misure sul mercato europeo e l’impegno ad aggiornarle, nel caso dovessero rivelarsi dannose per i produttori dell’Ue.

Il settore olivicolo in Tunisia «occupa in maniera indiretta oltre un milione di persone, un quinto degli occupati nel comparto agricolo nel Paese» ricorda Marelle de Sarnez, relatrice francese liberale del provvedimento, secondo cui la misura approvata «fornirà un aiuto essenziale alla Tunisia e non dovrebbe destabilizzare il mercato europeo. Ciò che è in gioco qui è il successo della transizione della Tunisia verso la democrazia, vitale non solo per la Tunisia ma anche per gli europei» ha concluso de Sarnez. Il testo attende ora solo l’imprimatur del Consiglio Ue – una mera formalità) ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, una volta che i due co-legislatori l’avranno firmato durante la sessione plenaria di aprile.

Il ministro Martina: «Sono contrario, intensificati i controlli ai porti». «Rimango fermamente contrario a qualsiasi aumento permanente del contingente di olio tunisino. Come Ministero delle politiche agricole abbiamo posto delle condizioni chiare sull’attuazione e sulle quote mensili dei contingenti e su questi punti non intendiamo cedere. Se non avremo garanzie continueremo a opporci all’adozione del regolamento da parte della commissione. Nel frattempo gli organismi di controllo del Ministero, a partire da Capitanerie di Porto, Corpo forestale e Ispettorato repressione frodi intensificheranno le ispezioni ai porti sul prodotto in arrivo. La filiera dell’olio italiano è tra le più controllate in assoluto e negli ultimi due anni abbiamo alzato il livello della risposta contro possibili frodi come mai accaduto in passato». Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.