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Domenica 28 febbraio, al Teatro Pergolesi di Jesi, Marco Baliani porta in scena “Trincea”

balianiDOMENICA 28 FEBBRAIO AL TEATRO G.B. PERGOLESI DI JESI, MARCO BALIANI PORTA IN SCENA TRINCEA

La produzione, di MARCHE TEATRO, ha ricevuto il logo ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della prima guerra mondiale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri

 

 

Prosegue la Stagione Teatrale 2015-16 del Teatro G.B. Pergolesi di Jesi, domenica 28 febbraio alle ore 21.00 con il testo e l’interpretazione di Marco Baliani in TRINCEA diretto da Maria Maglietta; la produzione, di MARCHE TEATRO, ha ricevuto il logo ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della prima guerra mondiale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Scene e luci sono di Lucio Diana, musica e immagini di Mirto Baliani, visual design David Loom, costumi e elementi di scena Lucio Diana, Stefania Cempini.

 

Uno spettacolo aspro, crudo, a tratti grottesco, un viaggio dentro l’indicibile della Prima guerra mondiale, la follia, la paura, la perdita d’identità. Il corpo di un soldato nelle trincee della Prima guerra mondiale. Lo spettacolo teatrale di Marco Baliani è uno scavo dentro la disgregazione spirituale di quel singolo corpo umano. Movimento suono immagini parole cercano di mostrare l’indicibile di quella guerra, la follia, la paura, la perdita di identità, la trasformazione di esseri umani in ingranaggi di una enorme fabbrica produttrice di morte. E su tutto la fame, di cibo, di acqua, di umanità, di relazioni. Uno spettacolo aspro, crudo, a tratti grottesco, un viaggio dentro la notte della nostra Modernità.

 

Dalle note di Marco Baliani: – Sono trascorsi cento anni dal primo conflitto mondiale. Ci saranno celebrazioni, pubblicazioni, conferenze, riflessioni, e altro ancora.

Io vorrei provare a toccare un piccolo punto di quell’immensa catastrofe, un solo corpo, quello di un qualsiasi soldato, anonimo, non appartenente ad una precisa nazionalità, e toccare quel corpo nel luogo più emblematico di quella guerra, la trincea.

Vorrei tentare di essere laggiù, in quel punto di una trincea di molti anni fa, ed esserci prima di tutto fisicamente, come corpo, in una forma di mimesi totale, in modo da essere così immerso nella dimensione dell’orrore e della sua gratuità da percepire almeno per un istante “il tipo di esistenza” di quel soldato.

Per il soldato in trincea il tempo si assolutizza in un puro denso presente, un tempo inceppato nella minuta quotidianità della sopravvivenza, fatto di gesti folli divenuti normali, di azioni compiute per inerzia, senza speranza di cambiamenti. La percezione del tempo, impedisce alla parola di farsi discorso, essa gira in un flusso vegetativo o semidormiente, si etilizza, ubriaca di terrore o di fame o comunque di mancanze. La narrazione non può più espletarsi in un flusso temporale continuo lineare e accertato da un inizio e una fine, ma viene spezzata, impossibilitata a compiersi, gli improvvisi vuoti dell’anima non sono più ricomponibili né colmabili in parole, il vivere diviene un inarrestabile fluire di frammenti, come frammentato appare il Tempo per chi in ogni istante è sottoposto alla casualità di un morire inutile  e atroce.

L’individuo perde la coscienza della propria individualità, il singolo soldato diviene ingranaggio di una immensa fabbrica produttrice di morte,è un pezzo di ricambio, un pezzo di artiglieria fatto di carne umana.

La prima guerra mondiale sperimenta su larga scala una forma di totale assoggettamento dell’uomo, la sua riduzione ad automa, fantoccio, cosa.

E’ da qui, da quel momento storico che si inaugura in occidente la possibilità di un controllo biopolitico del corpo umano, in forma industriale, di massa.

Aprendo la strada ai tanti totalitarismi del terrore del nostro Novecento -.

 

 

La Stagione del Teatro G.B. Pergolesi di Jesi è promossa insieme alla Stagione 2015-16 del Teatro Gaspare Spontini di Maiolati dalla Fondazione Pergolesi Spontini con gli Assessorati alla Cultura dei Comuni di Jesi e di Maiolati Spontini, in collaborazione con MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante Interesse Culturale e AMAT, con il contributo di UBI Banca Popolare di Ancona e di Sogenus.

 

L’appuntamento successivo sarà poi domenica 6 marzo, con la Compagnia Umberto Orsini e lo spettacolo IL PREZZO di Arthur Miller, con un cast importante che vede in scena: Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale, Elia Schilton, la regia è di Massimo Popolizio. Che prezzo si è disposti a pagare per raggiungere i propri obiettivi e per mantenere il proprio benessere?

Martedì 15 marzo, Maria Amelia Monti e Paolo Calabrese sono i protagonisti di NUDI E CRUDI di Alan Bennett, in palco con loro anche Nicola Sorrenti; la pièce è diretta da Serena Sinigaglia. Lo spettacolo è prodotto da a.ArtistiAssociati. Sul filo di un’ironia mai scontata o volgare, Bennett affronta il tema della relazione uomo-donna e suggerisce con struggente e profonda delicatezza quanto sia difficile amare.

Martedì 29 marzo, la Star Dust Show Productions presenta QUEI DUE di Charles Dyer con Massimo Dapporto e Tullio Solenghi per la regia di Roberto Valerio. Un’inedita coppia gay con tutte le dinamiche di due coniugi provati da una vita fatta ormai di litigi e battibecchi. Una gara di bravura tra due consolidati interpreti della scena italiana che per la prima volta giocano con due personaggi davvero insoliti.

 

Proseguono anche gli appuntamenti alla Stagione 2015-16 del Teatro Gaspare Spontini di MAIOLATI; sabato 19 marzo sarà la volta di FISSO’ARMONIKOS di e con Giorgio Felicetti e con Valentina Bonafoni, prodotto da Esteuropaovest. La quasi vera storia della fisarmonica: una magica scatola sonora per una favola sentimentale, che fa ridere, commuovere, stupire, e invita lo spettatore a ballare i propri sogni ‘on the road’, che dall’Italia arriva alle strade d’Europa, e poi di là, fino alle Americhe.  Il cartellone di Maiolati Spontini si chiude martedì 5 aprile con lo spettacolo 7 MINUTI di Stefano Massini, con la grande Ottavia Piccolo per la regia di Alessandro Gassmann produzione ERT/Teatro Stabile dell’Umbria. Un’opera sul lavoro, i diritti, le garanzie, che descrive i rapporti ed i percorsi di vita di undici donne, madri, figlie, capaci di raccontarci una umanità̀ che tenta disperatamente di reagire all’incertezza del futuro.

 

 

INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI

Biglietteria Teatro Pergolesi Tel. 0731 206888 – biglietteria@fpsjesi.com www.fondazionepergolesispontini.com

Marche Teatro: TEATRO DELLE MUSE Tel. 071 52525 – biglietteria@teatrodellemuse.org  www.marcheteatro.it

Amat: Tel. 071 2072439 – info@amat.marche.it  www.amatmarche.net

 

ufficio stampa

FONDAZIONE PERGOLESI SPONTINI Simona Marini tel. 0731 202944, cell. 393.9570691, ufficiostampa@fpsjesi.com

MARCHE TEATRO Beatrice Giongo tel. 071 20784226, cell. 335 7550083, beatrice.giongo@marcheteatro.it

AMAT Barbara Mancia tel. 071 2075880, cell. 335 7756368, b.mancia@amat.marche.it