Carta di identità elettronica o schedatura di massa?

Carta di identità elettronica, un progetto avviato nel 2006 e giunto a compimento con la legge 43/2005. Il documento, in formato elettronico è presente in tutta Europa, pur con alcune varianti. Infatti in Europa ha un solo chip e non contiene le impronte digitali ed altre informazioni personali. Nel nostro Paese è prevista la gratuità del documento per tutti, dai neonati ai centenari, per alcuni di questi il documento risulterebbe peraltro inutile, ma il nodo vero è la predetta gratuità. Il progetto, a carico di Sogei e poligrafico, entrambi controllati dal Mef, dovranno impegnare a breve oltre 150 milioni di euro, avrà uno sviluppo con un project financing.Un project financing funziona esattamente al contrario! Tra la più totale assenza di infrastrutture per il rilievo delle impronte digitali e per l’acquisizione dei dati anagrafici, fotografia e firma dei richiedenti, obsolescenza delle reti sicure per la trasmissione cifrata di questi dati al Ministero dell’Interno, i sistemi di stampa previsti sono inadeguati a volumi così elevati di documenti … e così via, la realtà è che per iniziare il nuovo progetto si dovrà ricominciare con le sperimentazioni, le gare, gli appalti e tutto condito da ingenti investimenti, stimati oltre i 500 milioni di euro per la sola infrastruttura e la sua gestione.