Home

Mercoledì 16. il Servizio Sanitrio si ferma per 24 ore

000scioperomedici002Circa tre quarti del personale medico della regione Marche aderirà allo sciopero previsto per mercoledì 16 dicembre. Tra le richieste sindacali maggiori finanziamenti alla sanità pubblica e sblocco delle nuove assunzioni necessarie a mettersi in regola con le normative europee.

 

 

Più di 1500 i medici che aderiranno nelle Marche allo sciopero nazionale di 24 ore indetto da tutte le sigle sindacali del Servizio Sanitario Nazionale per la giornata di mercoledì 16 dicembre; vale a dire oltre tre quarti del personale medico operante nella regione. Uno sciopero quindi pesante ma inevitabile, visto lo stato attuale in cui versa la sanità pubblica e alcuni recenti provvedimenti intrapresi dal governo Renzi che, se possibile, aggravano ancor di più la situazione. A rendere noti questi numeri, il Dott. Oriano Mercante e il Dott. Massimo Magi, segretari regionali rispettivamente di Anaao Assomed e Fimmg, due delle sigle sindacali che hanno aderito allo sciopero.

 

«Le ragioni che hanno portato a questo sciopero – ha ricordato il Dott. Mercante – sono molteplici, e vanno dalla richiesta di finanziamenti adeguati a garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini alla necessità di una legge organica per quanto riguarda la responsabilità professionale, fino all’apertura di un tavolo contrattuale per salvaguardare le risorse accessorie messe a rischio dalla legge di stabilità. Ma la motivazione che più di tutte ci ha spinti ad incrociare le braccia riguarda il mancato piano di assunzioni del personale medico per far fronte all’uscita dal lavoro di 13mila unità nel prossimo biennio, e porre inoltre fine ai turni massacranti a cui medici e infermieri sono al momento sottoposti. Non dimentichiamoci che l’Italia è già stata multata dall’Unione Europea per non aver recepito entro i termini la nuova normativa relativa agli orari di lavoro, entrata in vigore lo scorso 23 novembre». La normativa in questione, tra le altre cose, impone un riposo di almeno 11 ore tra un turno e l’altro e di non superare le 48 ore di lavoro settimanale. Vincoli che, senza il necessario aumento di forze da immettere nel Servizio Sanitario Nazionale, difficilmente potranno essere rispettati.

 

Le prestazioni sanitarie sospese durante la giornata di mercoledì non riguarderanno ovviamente quelle di tipo urgenti o emergenziali, che verranno doverosamente garantite. Visto però il gran numero di medici che aderiranno allo sciopero, inevitabili le situazioni di disagio che potranno venirsi a creare. «Le criticità maggiori riguarderanno probabilmente i servizi operatori – rende noto il Dott. Magi – con la sospensione di 80 sedute operatorie programmate e il rinvio di altri 320 interventi nella sola regione marche.» La Aaroi-Emac ha infatti fatto sapere che circa il 90% degli anestesisti rianimatori aderirà allo sciopero, sebbene oltre la metà di questi siano stati precettati per garantire i servizi minimi. «Noi sconsigliamo l’utenza dal ricercare prestazioni sanitarie nella giornata di mercoledì – sottolineano i segretari delle sigle sindacali – se non per situazioni d’emergenza, che saranno certamente seguite come sempre. Ci rendiamo conto di creare dei disagi ai cittadini, ma la nostra battaglia riguarda proprio la loro salute, e la necessità di avere un Servizio Sanitario Nazionale migliore in futuro».

 

 

Moretti Comunicazione

tel. 071.2320927 – 071.2320929

comunica@alceomoretti.it

Luca Socionovo

luca.socionovo@moretticomunicazione.eu