Spi Fnp Uilp: ripresa confronto sulla Sanità
Ripresa del confronto sulla sanità. Le priorità sono non autosufficienza, cure
domiciliari, Fondo di solidarietà e case della Salute
In attesa che riprenda il confronto tra Regione e Sindacati confederali sulla riorganizzazione in
campo sanitario e socio sanitario – il prossimo incontro è in calendario per il pomeriggio di lunedì
30 novembre p.v. – le Organizzazioni Sindacali dei pensionati di SPI Cgil FNP Cisl UIL Uil Marche
manifestano la necessità di un’attenzione particolare ai servizi per i cittadini più anziani e non
autosufficienti.
Le Marche sono al quarto posto nella classifica delle Regioni italiane, stilata a maggio 2015,
rispetto all’adempimento dei Livelli Essenziali di Assistenza sanitari del 2013. L’Agenas (Agenzia
Nazionale per i Servizi Sanitari) ha inoltre certificato un utile complessivo della sanità
marchigiana di quasi € 62,5 milioni € nel 2014. Risultati lusinghieri, realizzati richiedendo
pesanti sacrifici al personale di assistenza – tra il 2009 e il 2014 l’Asur ha “perso” 2.104 unità
(più del 13%) – con inevitabili, pesantissime ripercussioni sulla qualità e quantità dei servizi
erogati agli utenti.
Due sono le emergenze sulle quali invitiamo la Regione a concentrarsi. La prima riguarda il
sistema delle cure domiciliari sanitarie e sociali. Nonostante nel 2014 sarebbero dovute essere
stati investiti in questo settore 1.3 milioni di € di quota sanitaria, l’assistenza effettivamente
erogata agli utenti risulta ridotta ed ancora estremamente frammentata e disomogenea sui
territori. Nonostante ripetuti solleciti, la Regione non ha ancora condiviso con le Organizzazioni
Sindacali i dati necessari a far ripartire un confronto serio e costruttivo. Anche le risorse
impegnate sul versante sociale per il 2015 hanno subito una flessione.
Del resto, che la sanità marchigiana non brilli per trasparenza lo dimostra anche la recente
indagine dell’Agenas, che colloca le aziende sanitarie regionali all’ultimo posto rispetto agli
adempimenti informativi in tema di tempi d’attesa e rapporti con i soggetti privati.
E’ necessario poi finanziare il Fondo regionale di solidarietà, previsto dagli accordi sindacali,
con il quale coprire gli incrementi della compartecipazione richiesta agli utenti. Il timore è che,
senza tali risorse, l’applicazione della nuova normativa, ufficialmente in vigore dal gennaio 2015
ma temporaneamente sospesa proprio in attesa dell’istituzione del Fondo, possa comportare
incrementi insostenibili delle rette, a partire da quelle applicate nelle Residenze protette per
anziani non autosufficienti.
Rispetto a queste ultime, restiamo in attesa di conoscere il progetto di allocazione di 400
ulteriori posti sul territorio regionale. Un percorso che dovrà necessariamente armonizzarsi con
il recente atto di fabbisogno recuperando cosi i forti divari territoriali e considerando anche il
processo di implementazione delle Case della Salute, in particolare di quelle che sorgeranno al
posto dei piccoli ospedali riconvertiti, nei quali la residenzialità extraospedaliera (posti letto di
cure intermedie e di RSA) dovrà avere un rilievo centrale.
Le Segreterie regionali SPI CGIL FNP CISL UILP UIL