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A PROPOSITO DELLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO

000celanipieroConsigliera comunale, Consigliera provinciale (con delega all’edilizia scolastica), titolare di

presidenza di un Istituto scolastico a Civitanova, reggente di un Istituto ad Ascoli ed ora anche

cantore.

Non c’è che dire. Valentina Bellini è una donna dai mille impegni. Anzi. Mille e uno perché ora è

anche cantore del presidente D’Erasmo.

Oh! Quanto è bravo D’Erasmo, proclama la Bellini. Grazie alla sua titanica impresa la Provincia ha

evitato il fallimento.

Le casse provinciali, ci dice la bi-consigliera e bi-dirigente  scolastico, erano un disastro, “ormai in

dissesto”.

Celani, ci fa sapere la Bellini, “ha nascosto i macelli sotto il tappeto e se ne è lavato le mani,

abbandonando la nave che affondava…”

Ma evidentemente, presa  com’è dai suoi molteplici impegni, non ha avuto tempo di controllare dei

dati e delle cifre che pure sono pubblici.

Più facile inneggiare al salvatore D’Erasmo, all’uomo nuovo della provvidenza, perché non tutti i

politici sono uguali.

Vero. Verissimo.

E  allora vediamo un po’ di ricordare alcuni dati e alcune cifre.

Al nostro arrivo in Provincia abbiamo trovato 80 milioni di debiti. E chi ha amministrato  negli anni

precedenti la Provincia? Toh! Il Partito Democratico con dieci anni di Colonnella prima e cinque di

Rossi poi.

Durante la nostra amministrazione abbiamo dovuto riconoscere circa 22 milioni di debiti fuori

bilancio. Non passava mese che non ne saltassero fuori di nuovi.

E chi ha amministrato  negli anni precedenti la Provincia? Toh! Il Partito Democratico con dieci

anni di Colonnella prima e cinque di Rossi poi.

La nostra amministrazione, quella del tanto vituperato centrodestra, ha invece ridotto lo stok del

debito. Una montagna di debiti. Legga ovviamente, se ha tempo, i bilanci di quegli anni tutti targati

PD.

Che anni sono stati! Vogliamo ricordare gli oltre 40 milioni di crediti non più esigibili, e cancellati

nel 2013?

E siccome, nonostante le dichiarazioni della Bellini non abbiamo mai pensato di abbandonare la

nave, tutti i nostri sforzi si sono incentrati, tra l’altro, nel ricomporre un quadro economico davvero

tragico.

Col piano di risanamento, il nostro, abbiamo recuperato crediti nei vari ministeri per oltre 13

milioni e l’abbiamo fatto approvare dalla Corte dei Conti e dal Ministero dell’Interno, altrimenti il

default sarebbe arrivato nel 2011.

Ed il riconoscimento di nuovo ENTE, forse, la Bellini non lo ricorda perché impegnata nelle prove

per il concorso a Preside….

Eppure  non abbiamo avuto cantori o violini di spalla. Abbiamo fatto, con serietà il nostro lavoro di

amministratori eletti dal popolo con l’esercizio democratico del voto mentre vorrei ricordare alla

Bellini che in Provincia oggi lei siede per scelta di un partito, guarda caso, ancora il PD.

Ah! Dimenticavo. La nostra amministrazione ha ridotto la spesa corrente all’osso ed ha azzerato

(zero) le spese di rappresentanza.

E non credo che queste siano voci configurabili come quelle di irresponsabili pronti ad abbandonare

la nave.

La provincia di Ascoli che abbiamo ereditato dalla sinistra è quella che la stessa sinistra ha voluto

dividere con Fermo. Una separazione che il centrodestra ha sempre paventata per i costi, e i fatti

hanno poi confermato questa nostra visione.

Ma oltre a dover fronteggiare  la divisione, un autentico fallimento della sinistra, ci siamo ritrovati

un organico sovradimensionato con un aumento mostruoso della spesa corrente.

E allora dov’era il PD? Dov’era questa pseudo sinistra  sempre  pronta ad incensarsi e mai a fare

dell’autocritica?

Intanto dal cappello a cilindro di D’Erasmo escono due nuove chicche: la vendita dell’hotel Marche

e di  due piani di palazzo S. Filippo. Due piani di palazzo S. Filippo? E  che ne facciamo?

Appartamenti? Quello che fu un convento edificato nel XVII secolo, appartenuto

alla congregazione dei Filippini, ora ridotto a palazzo  di civile abitazione.

Ma, ancora più interessante, la destinazione dell’Hotel Marche. Nessuno ha risposto alla vendita.

Vien voglia di dire: meno male. Eppure la consigliera comunale, consigliera provinciale (con delega

all’edilizia scolastica), titolare di presidenza di un Istituto a Civitanova, reggente di un Istituto ad

Ascoli ed ora anche cantore, Valentina Bellini, specie nel suo duplice ruolo di insegnante dovrebbe

sapere che annesso all’Hotel Marche c’è, e non a caso, una scuola: l’istituto alberghiero. E in caso

di vendita dove ha previsto la Bellini, nel suo piano di accorpamento, la possibilità per i ragazzi di

fare formazione, oppure dal solito cilindro ha trovato i fondi per costruire un nuovo istituto

alberghiero, con annessi servizi?

E nel caso, speriamolo, che l’hotel Marche non trovi acquirenti e continui ad ospitare questa scuola

quanti soldi, sempre la Bellini, ha previsto per potenziare, sia la scuola, un’eccellenza per la città di

Ascoli, e sia l’albergo?

O tutti i fondi del “florido bilancio provinciale” andranno per la formazione del mega complesso

scolastico ITCG “Umberto I” – IPSIA “Sacconi”– Liceo Artistico “O.Licini”?

Ai posteri..

F.to Piero Celani