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A PROPOSITO DI AERDORICA

294106_celanispiega_ralfПока, Пока. Ciao, ciao. I russi di Novaport sbattono le ali e si apprestano a volare verso lidi più

accoglienti.

Пока, Пока. Ciao, ciao al magnate Trotsenko e ai 22 milioni di euro che aveva messo sul piatto

della bilancia per rilevare il 53% delle azioni dello scalo dorico.

E la Giunta regionale colleziona così un’altra brutta figura.

Non c’è che dire come inizio.

Eppure, pochissimi mesi fa la vice presidente, Casini, aveva dato l’ok a questa operazione che

poteva significare molto per la nostra regione esprimendo il gradimento dell’esecutivo all’ingresso

nell’Aerdorica del colosso russo Novaport, fatto salvo il perfezionamento delle procedure

amministrative di competenza della Regione e dell’ENAC.

Già. Il perfezionamento delle procedure amministrative. Ops! Cosucce da niente. Talmente da

niente che niente è stato fatto in questi mesi. E così diciamo addio ai russi.

Il presidente Ceriscioli  nel comunicare al Consiglio la bocciatura dell’operazione da parte

dell’ENAC, e quindi del Ministero delle Infrastrutture, ha parlato di “profili di illegittimità nella

procedura di privatizzazione”, come se la Regione fosse estranea a tutto ciò, riducendolo ad un fatto

tecnico.

La verità è che il fallimento dell’operazione con Novaport , non è tecnico, ma tutto politico, in

quanto la Giunta Regionale, in quasi cinque mesi, non è stata capace di interfacciarsi con ENAC e

Ministero per correggere, eventualmente,  ciò che non andava.

Una dimostrazione di scarsissimo peso politico e di assoluta superficialità.

E questo ritardo nella vendita della maggioranza delle azioni a Novaport, o ad altro vettore, sta

producendo un ulteriore aumento del debito che ormai si avvicina a 40 milioni  di euro, pari a

quattro volte il fatturato della Società stessa!

E se nel frattempo Aerdorica fallisse, chi pagherebbe i creditori?

La Regione, azionista di maggioranza, è in grado, con il suo bilancio in continua sofferenza, a

sostenere tale fardello?

Sono queste le risposte che attendo dal Presidente Ceriscioli.

Risposte circostanziate e puntuali anche nel definire l’esatto ammontare del debito.

Intanto la Regione, invece di nominare un commissario, in sostituzione del C.d.A. dimissionario,

perché si velocizzino le procedure della nuova gara, nella speranza che la Società russa non voli

verso altri lidi, sapete che fa??

Convoca l’assemblea dei soci per nominare un nuovo C.d.A., come se l’esperienza passata non sia

servita a nulla!

Credo che si navighi decisamente a vista, senza radar, senza torre di controllo, senza piani di volo,

in totale assenza di programmazione e controllo.

Ma così non si rilancia l’attività dell’aeroporto marchigiano anzi…

E, come se non bastasse, siccome i guai non vengono mai da soli, dietro l’angolo c’è la vicenda di

Banca Marche, sulla quale la Giunta Regionale si sta distinguendo per l’”assordante” silenzio.

Certo, senza aeroporto e con la banca regionale di riferimento in continuo affanno, sarà dura, caro

Presidente, andare in giro e parlare di sviluppo dei nostri territori!!

E per restare in tema di aeroporti quello di Rimini magari si sta sfregando le mani. Hai visto mai

che i russi ci ripensano e dirottano i loro investimenti su quello scalo???

F.to Piero Celani