A VILLA DEI PINI IMPIANTO DI UNA PROTESI UNICA AL MONDO
Soluzione innovativa per curare una paziente affetta da artrosi alla spalla e allergica al
vanadio, contenuto nei dispositivi solitamente utilizzati.
Per la prima volta in campo ortopedico, una protesi realizzata ad hoc con una speciale lega in
titanio, alluminio e niobio
Civitanova Marche – Una protesi mai utilizzata in campo ortopedico, la prima realizzata con una
speciale lega in titanio, alluminio e niobio. È la soluzione innovativa individuata da Villa dei Pini, casa
di cura del Gruppo Santo Stefano – Kos, insieme con l’azienda produttrice, per curare una paziente
che soffre di artrosi alla spalla e che presenta un raro caso di intolleranza al vanadio, elemento
contenuto nelle protesi in lega di titanio impiegate in chirurgia ortopedica. Villa dei Pini, da sempre
all’avanguardia in questo settore, ha messo a disposizione competenza e strumenti di analisi per
identificare il trattamento migliore per la paziente; grazie al lavoro sviluppato con la DePuy Synthes,
tra le più importanti realtà a livello internazionale nell’ortopedia innovativa, è stata progettata e
realizzata una vera e propria protesi ‘su misura’.
Antonio Aprile, direttore generale di Villa dei Pini, esprime soddisfazione per il risultato raggiunto: “Si
conferma il ruolo primario della clinica in campo ortopedico anche nel settore sperimentale –
commenta Aprile – un settore che Villa dei Pini sostiene da anni”.
Il 22 settembre nella casa di cura di Civitanova verrà effettuato l’intervento di impianto della protesi
sulla paziente, a conclusione di una lunga e articolata fase di studio e analisi del caso. Il dottor
Roberto Castricini, chirurgo ortopedico dell’equipe del professor Raul Zini, ne spiega contesto e
modalità: “Le allergie sono oggi un fenomeno in aumento per molteplici fattori; le intolleranze ai
materiali metallici rappresentano una problematica importante e frequente per la chirurgia ortopedica
e per l’impiego di protesi articolari: si stima che queste intolleranze interessino il 10 -12% dei pazienti.
Il titanio, puro o in lega, è il materiale oggi più utilizzato per le protesi interne grazie alla sua
biocompatibilità; esiste oggi una sola lega a base di titanio utilizzata in campo ortopedico, e contiene
vanadio. Una composizione che ne rendeva impossibile l’utilizzo nel caso della nostra paziente.
Abbiamo allora indagato a fondo sulla storia clinica della paziente e, lavorando insieme con il
Dipartimento Ricerca e sviluppo dell’azienda fornitrice dell’impianto protesico, abbiamo identificato le
possibili soluzioni alternative”.
L’azienda ha effettuato dei test meccanici di comparazione tra i diversi materiali ed ha selezionato
infine una lega di titanio, alluminio e niobio, con proprietà meccaniche molto simili alla lega
solitamente impiegata per le protesi e con una documentata storia clinica che ne conferma
l’eccellente biocompatibilità. Per la prima volta al mondo, questo materiale è stato utilizzato per
produrre alcuni dei componenti della protesi di spalla necessaria alla paziente, in particolare la
metaglena e le sue tre viti di fissaggio all’osso.
Moretti Comunicazione
Isabella Tombolini