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Renzi: Un premier che si accontenta di poco per esultare

000stimeattesacrescitapil«Cresce il Pil, crescono gli occupati, meno disoccupazione. Le riforme servono». Così il premier Matteo Renzi su Twitter, commentando gli ultimi dati Istat su occupazione e crescita. A lui ha fatto subito eco il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, sempre su twitter: «L’economia cresce, la disoccupazione cala, aumentano gli occupati. Ora consolidare e accelerare ma la direzione è giusta», aggiungendo inoltre l’hashtag #cisiamo. «Mi auguro che sia l’avvio di una vera ripresa». Positivo anche il commento del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha dichiarato: «Sono dati sicuramente positivi, che vanno nella direzione giusta. Mi auguro che sia l’avvio di una vera ripresa».

Renzi: Italia riparte, a numeri facciano seguito idee ed entusiasmo
«Settembre inizia con numeri buoni, ma ai numeri facciano seguito le idee, la determinazione, la grinta, l’entusiasmo degli italiani che sono la più grande risorsa che il nostro Paese ha». Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi in un video nel quale commenta i dati dell’Istat sull’occupazione. E ha aggiunto: «Non siamo ancora la maglia rosa ma siamo tornati nel gruppo dei paesi di testa della Ue grazie al percorso che stiamo facendo. Io non mi accontento, io voglio l’Italia alla guida dell’Europa che ritorni punto di riferimento dell’economia europea e mondiale». Ma perchè questo possa acadere, ha proseguito, «è fondamentale che oggi tutti insieme si dia una mano perchè l’Italia torni a crescere. Ciascuno ha le proprie idee politiche ma diamo insieme una mano perché l’Italia torni a crescere». Padoan: direzione è giusta, ci siamo
Soddisfatto per anche il ministro dell’Economia. «Con stime ragionevoli e affidabili le finanze pubbliche sono sotto controllo e ci permettono di dare respiro alla ripresa», ha commentato su twitter i dati Istat, con l’hashtag #cisiamo. E ancora: «Economia cresce, disoccupazione cala, aumentano occupati. Ora consolidare e accelerare – scrive ancora – ma direzione è giusta». Nel sottolineare che la crescita economica acquisita per quest’anno è, secondo l’istituto di statistica, dello 0,6%, Padoan ha rimarcato che la stima è già vicina alla nostra stima per l’anno (+0,7%). Padoan poi ha sottolinea che «con stime ragionevoli e affidabili, le finanze pubbliche sono sotto controllo e ci permettono di dare respiro alla ripresa».

Poletti: confermato avvio ripresa, ora accelerare
«I dati diffusi oggi dall’Istat indicano che i numeri del lavoro confermano l’avvio della ripresa economica certificato da indici come l’incremento del Pil, la riduzione dell’utilizzo della cassa integrazione e la crescita della fiducia dei consumatori». Questo il commento del ministro del lavoro Giuliano Poletti sui dati Istat di oggi. «I dati di oggi – ha aggiunto Poletti – ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta: ora dobbiamo accelerare».

Brunetta: serve lettura meno trionfalistica e più attenta
Cauto Renato Brunetta, capogruppo Fi alla Camera: «Sembrano buoni dati quelli dell’occupazione ma forse non è così. Oggi l’Istat ha pubblicato i dati mensili sul mercato del lavoro e per il governo Renzi sembra una buona giornata dopo mesi di notizie negative. Tuttavia una lettura meno trionfalistica e piu’ attenta dei numeri dovrebbe indurre alla prudenza».

Camusso a Renzi e Squinzi: tornate con piedi per terra
La segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, ha invece attaccato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi e il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi per le dichiarazioni fatte sul calo della disoccupazione e il miglioramento del Pil. «Se tornassero coi piedi per terra e la smettessero con la propaganda – ha dichiarato – il Paese potrebbe cogliere le opportunità che sembrano prospettarsi».

Furlan: dati incoraggianti, ma presto per cantare vittoria
Cauta la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan per la quale i dati Istat su aumento del Pil e diminuzione della disoccupazione «sono incoraggianti e rappresentano indubbiamente un segnale positivo per il Paese, ma è ancora presto per farci cantare vittoria». «Abbiamo bisogno di consolidare questi timidi ma positivi accenni di crescita – ha spiegato – con una politica economica più incisiva e dinamica sul piano degli investimenti pubblici e privati, accompagnati da una riduzione delle tasse per i lavoratori, i pensionati e le imprese che investono in innovazione e ricerca»

Fonte: Il Sole 24 Ore