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Due Papi e due Presidenti, ma qualcuno esterna troppo?

000duepresidentiE’ il solito confuso gioco delle parti alle quali in pochi si attengono. Così dopo due Papi, l’emerito Benedetto XVI° e il titolare della cattedra di Pietro Francesco, da qualche giorno, precisamente dal 6 Agosto abbiamo due Presidenti della Repubblica, uno l’emerito Giorgio e l’altro il silente Mattarella. Giorgio Napolitano aveva a lungo spiegato e spinto per rassegnare le dimissioni al termine della stagione delle riforme, che purtroppo non è mai maturata e così comunque un bel dì decise d passare dalle parole ai fatti e fissò la data del ritiro. Gli è subentrato il “carsico” Mattarella, il quale interviene in modo appropriato, ma lo fa con estenuante lentezza ed evitando forme puntigliose e decise nel merito. Supplisce Napolitano, da Senatore a vita si è ritagliato il ruolo di supporter del premier segretario ed ogni qual volta ci sono fibrillazioni nella maggioranza o si temono agguati sul cammino delle riforme, in primis quella del Senato, Giorgio Napolitano interviene da par suo a puntellare lazione dell’esecutivo. In molti hanno storto la bocca già durante il suo mandato per certe prese di posizione a tratti parse minate di “partigianeria”, ma ora, nel suo ruolo, rischi di creare non pochi problemi al Presidente Mattarella e al sui studiato fare riservato e calibrato. Cosa succederebbe in Vaticano e nella Chiesa se anche Benedetto XVI° incominciasse a dire la sua sui migranti, sulla comunione ai divorziati e via di questo passo. Siccome riteniamo Giorgio Napolitano troppo accorto e non privo dei requisiti di attento cultore della Costituzione, ci chiediamo quali possono essere i veri motivi che spingono lo stesso a tanto interventismo dopo aver pubblicamente sollecitato l’addio al ruolo e un certo oblio almeno sui temi di scottante attualità che coinvolgono necessariamente anche il Quirinale?

ARES