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Sindaco da vent’anni si attende una soluzione!

Porto Sant’Elpidio:000areedismesseSono più di venti anni dalla prima grande crisi del settore calzaturiero che la città, i titolari di edifici ex produttivi attendono un segnale dal Comune, sordo e cieco. Il tema è quello del recupero e della riconversione degli edifici produttivi dismessi per i quali un regolamento del comune prevede la contestuale realizzazione di spazi a parcheggio o garage. Ora ogni persona di buon senso capirebbe come sia praticamente impossibile una regola generale, priva di clausole compensative, considerando la percentuale di saturazione del territorio e il fatto non secondario secondo il quale molti di questi ex opifici sono in città. Infatti trenta o quaranta anni addietro la fabbrica era posta sotto l’abitazione. Oggi i proprietari pagano le imposte salatissime, non ricavano reddito da simili fabbricati ed inoltre in molti casi sono costretti a metterli parzialmente in sicurezza avendo gli stessi i tetti in eternit. La delibera relativa alla soluzione del problema si trascina di Amministrazione in Amministrazione senza capire quali siano i motivi ostativi, se non di natura politica, essendo la soluzione tecnica possibile e fattibile. I vantaggi per il Comune sarebbero evidente, maggiori introiti finanziari, un numero maggiore di superfici a disposizione di natura abitativa e non solo, ma soprattutto la possibilità di mettere in moto una filiera di aziende dedite al recupero e alla ristrutturazione con sensibili vantaggi per la città, anche sotto il profilo del decoro architettonico. A noi sembra giunta l’ora delle decisioni e il Sindaco deve assumere le necessarie determinazioni, anche nei confronti di quanti, “senza motivazione apparente” da tempo ostacola una soluzione congrua ed equilibrata.

ARES