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Teatro Moriconi di Jesi la cerimonia dl tè e le musiche tradizionali giapponesi

000musiche giapponesiIl Teatro Moriconi di Jesi, martedì 16 giugno alle ore 21 ospita “L’incanto del Giappone”: cerimonia del tè e concerto di musiche e danze tradizionali giapponesi dell’ensemble femminile “Sakura-Komachi”.

Il Teatro Moriconi di Jesi, martedì 16 giugno alle ore 21 ospita un evento tutto al femminile dal titolo “L’incanto del Giappone”.

Fiore di ciliegio e belle ragazze: è questo il significato di “Sakura-Komachi”, nome del complesso strumentale giapponese che porta a Jesi alcune fra le diverse anime musicali del “Paese del Sol Levante”. Le musiciste Maki Isogai, Azumi Yamano, Rin Nakashima, Shozan Sakurai, Akiko Sakurai, Fumiko Arai e la danzatrice Mikayasu Wakayagi presentano un programma di brani musicali e danze eseguiti attraverso gli strumenti tipici della tradizione nipponica (strumenti a corde, liuti, flauti di bamboo, percussioni), per un excursus “millenario” nella musica e nella cultura giapponese.

In via eccezionale, e solo a Jesi, il concerto è preceduto dalla Cerimonia Giapponese del Tè (Urasenke School of Tea Ceremony). Si tratta di un rito antichissimo, codificato oltre 500 anni fa ma ancora attuale e praticato, che si ispira ai principi universali di Armonia, Rispetto, Purezza e Serenità. Una cerimonia curatissima in ogni dettaglio, un regalo che l’ospite fa ai suoi invitati, un messaggio di gratitudine che arriva diretto al cuore dell’Uomo.

L’evento, promosso dal Japan Performing Arts Association, è organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con Cose di Tè (www.cosedite.it) e gode del patrocinio dell’Ambasciata del Giappone in Italia e del Consolato Generale del Giappone a Milano. Sponsor della serata sono il Planning Office for Arts Council Tokyo ed il Tokyo Metropolitan Foundation for History and Culture.

Il biglietto di € 15, comprende cerimonia del tè e concerto. La serata è stata inserita nel pacchetto turistico “Camera con poltrona” di Marche Maraviglia (nell’ambito del progetto S.IN.C. – Spettacolo Innovazione Creatività del Distretto Culturale Evoluto delle Marche).

 

“Se c’è un universo di stili, sonorità e linguaggi tradizionali capaci di resistere all’omologazione della “world music”, che pare coprire tutto, è di certo il mondo musicale giapponese, inconfondibile e inafferrabile. Dalle antiche musiche danzate a corte (gagaku), ai componimenti riservati a strumenti straordinari come il flauto di canna “shakuhachi”, o il liuto a tre corde “shamusen” fino al raffinatissimo “koto”, una cetra arrivata in Giappone dell’ottavo secolo, ma capace di fondersi ai timbri della modernità.

L’ensemble Sakura-Komachi riesce a riunirne le varie anime, esaltando quella continuità che lega gli antichi repertori classici, alla vitalità di nuove composizioni. Rispetto alla tradizione, particolare attenzione merita “Rokudan no Shirabe da Midare” (Disturbance), uno fra i più famosi pezzi strumentali della storia del Sol Levante. Si esegue con il koto, una sorta di arpa orizzontale introdotta in Giappone dalla Cina circa 1300 anni fa, durante l’VIII secolo, il periodo Nara. L’autore, Kengyo Yatsuhashi, è morto nel 1685 e il brano quindi precede la musica di Johan Sebastian Bach e Georg Friedrich Händel. Si tratta di sei suite e il termine “Midare”, ovvero “disordine”, fa riferimento alla diversità ritmica e formale dei singoli brani. “Haru no Umi” (Mare di primavera) è un brano molto conosciuto in Giappone. Scritto quasi un secolo fa dal compositore cieco Michio Miyagi (1894-1956), è apprezzato in tutto il mondo grazie all’interpretazione registrata dal compositore stesso al koto insieme al violinista francese Renée Chemet. “Haru no Umi” prende spunto da una visita che l’autore stesso, con la sua guida, ha compiuto su un’isola ricca di peschi fioriti al largo di Tomonoura, nella Prefettura di Hiroshima. La musica vuole riprodurre i suoni delle onde, il cinguettio degli uccelli e un canto di pescatori. Molto interessante anche “Yume no Wa” (Nel cerchio dei sogni); originariamente scritto per ensemble di koto dall’eclettico compositore, suonatore di koto e chitarrista Hikaru Sawai, è stato arrangiato per l’intero complesso Sakura-Komachi. “Sakura” (Fiore di ciliegio), è il brano che da il titolo al concerto; si tratta di un canto amato e cantato dai giapponesi fin dai tempi antichi. Ogni concerto quindi si chiude con “Sakura Sakura” interpretato e cantato da tutto il gruppo. Il programma comprende anche brani delle colonne sonore dei film “Il mio vicino Totoro” e “Nausicaä nella valle del vento” di Hayao Miyazaki, poeta del cinema d’animazione giapponese, Orso d’Oro e Premio Oscar con il film “La città incantata” (2001)”.

 

 

Biglietti: Posto unico € 15 (il biglietto comprende cerimonia del tè e concerto)

 

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi, tel. 0731 206888

biglietteria@fpsjesi.com

www.fondazionepergolesispontini.com

 

di seguito il link al pacchetto turistico “Camera con poltrona” di marche meraviglia:

http://www.marchemaraviglia.it/pacchetto/109/camera-con-poltrona—l-incanto-del-giappone—16-giugno-2015

 

Biglietti in vendita anche on line su www.vivaticket.it:

http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[evento]&id_show=72127

 

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