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Giorni contati per le Provincie?

000vialeprovincieAlla fine se ne è accorto anche il governo, con la ministro Madia, dello spreco di risorse attuato dalle provincie depotenziate e trasformate in Enti di secondo grado. Fino ad ora e non soltanto per motivi elettorali, l’esecutivo aveva fatto finta di non vedere e nonostante l’aver fissato il termine del 30 Aprile per conoscere entità e qualità degli esuberi delle Provincie non fosse servito a nulla, il premier in tutt’altre faccende affaccendato, così come l’ex sottosegretario Del Rio da cui ci si aspetta un decreto da un anno, aveva fatto finta di nulla. Purtroppo le dinamiche della spesa, aumentate del 104%, ma soprattutto una ripresa sostanziale delle assunzioni in enti in via di scioglimento ha fatto saltare il tappo. Così la Madia vuol mettere fine a questo scandalo vergognoso assumendo in capo all’esecutivo gli oneri relativi alla ricollocazione del personale e la definitiva consacrazione della fine del ruolo delle Provincie e dei loro immarcescibili potentati. Sarà la volta buona? Certo di strada da fare ne rimane molta per mettere definitivamente la parola fine agli sprechi, ai privilegi, ad una classe politica vorace quanto incapace, rimangono le voragini di spesa pubblica create dalle Regioni, in particolare quelle a Statuto Speciale, rimangono in piedi migliaia di comuni al di sotto dei cinquemila abitanti, avviati per decreto all’unione mai realizzata, poi i Consorzi di Bonifica, le Comunità Montane, i GAL, le municipalizzate, tutti con i loro rivoli di spesa e di clientele da accontentare per soddisfare la bramosia del politico di turno, che poi è quasi sempre lo stesso, passa da Sindaco a Presidente della Provincia, poi a Consigliere Regionale e magari alla fine anche Senatore. Che Paese è oramai questo?

ARES