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Provincie, caos e spese maggiorate

000provincicaosProvincie nel caos dopo il decreto di trasformazione in Enti di secondo grado. Personale in esubero privo di indicazioni plausibili sulle future destinazioni, stipendi in forse per i prossimi mesi, ma soprattutto in generale sono stati disattesi i criteri di fondo che avevano portato alla “soppressione” trasformatasi un una mutazione. Oggi le Provincie sono sotto accusa da parte della Corte di conti per un eccesso di spesa +104,2% e per pratiche clientelari legate a nuove assunzioni. Una assurdità tutta italiana, un ente “soppresso” sopravvive alla sua estinzione, richiede tributi, dovrebbe ricollocare il personale in eccesso ed invece ne assume di nuovo. Non paghi i nuovi Presidenti delle provincie eletti da un nugolo di consiglieri comunali spendono denaro pubblico in mille rivoli improduttivi al solo fine di creare le condizioni per un ritorno elettorale. Per cui le spese vanno a finanziare materiale promo pubblicitario per associazioni e carrozzoni sul territorio, gadget di varia natura in grado di creare solidarietà elettorali, tanto gira e rigira sono quasi tutti dello stesso colore e fanno cordata. Altro che abolizione, oggi sarebbero da abolire addirittura le Regioni per gli eccessi di spesa e i ritorni insignificanti, in particolare andrebbero immediatamente annullate con modifica costituzionale le Regioni a Statuto speciale vera voragine di spesa. Sicuri non sarà fatto, ma le forze politiche riceveranno un segnale inequivocabile dalle urne del 31 maggio, a meno di pensare che al cittadino elettore in gran parte spogliato dei suoi poteri stiano bene le cose coì!

ARES