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OSIMO debutta la CARMEN di Bizet con l’Accademia d’Arte Lirica di Osimo

000provecarmenSabato 16 maggio e domenica 17 maggio debutta al Teatro La Nuova Fenice di Osimo la CARMEN del progetto triennale “Ri/leggere l’opera”, prima esecuzione assoluta della rilettura dell’opera di Bizet, dalla novella di Mérimée con la nuova strumentazione per ensemble a cura di Alfonso Martone. Alessandro Benigni dirige il Sineforma Ensemble, regia e costumi Matteo Mazzoni; cantano i solisti dell’Accademia d’arte Lirica di Osimo, in scena l’attore Luca Violini. 

Un omaggio a Bizet e ai 140 anni dell’opera in un nuova nuova commissione e nuovo allestimento dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo.

CARMEN “Ri/leggere” l’opera.” è il titolo dell’evento musicale che l’Accademia d’Arte lirica di Osimo porta in scena al Teatro La Nuova Fenice di Osimo, nelle Marche, sabato 16 maggio alle ore 21,15 e domenica 17 maggio alle ore 18, in prima esecuzione assoluta.

Uno spettacolo tra letteratura e musica, dalla novella di Prosper Mérimée (1845) all’opera lirica di Georges Bizet (1875), per riscoprire un capolavoro dell’opera lirica, le sue origini, il suo mito e la sua fortuna in una rilettura drammaturgica che si avvale della riscrittura per voci e ensemble strumentale di Alfonso Martone, compositore napoletano attivo sui fronti della musica contemporanea, del jazz e della pop music.

Protagonisti del nuovo allestimento, per la direzione di Alessandro Benigni, la regia e i costumi di Matteo Mazzoni e il progetto video di Wilhelm von Starck, sono l’attore Luca Violini e i Solisti dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo, prestigiosa istituzione che perfeziona giovani cantanti di tutto il mondo sotto la guida di alcuni dei protagonisti della Lirica dei nostri tempi tra i quali Lella Cuberli, Raina Kabaivanska, William Matteuzzi, Antonio Juvarra.

Sono 23 i giovani cantanti dell’Accademia che prendono parte alla produzione, di nove nazionalità – Azerbaijan, Brasile, Cile, Georgia, Giappone, Italia, Spagna, Polonia, Russia. Nel ruolo della protagonista Carmen è Anastasia Pirogova, Max Jota canta Don Josè, Akaki Ioseliani è Escamillo, Yukie Ishioka interpreta Micaëla; completano la compagnia di canto Takahiro Shimotsuka (Le Dancaïre), Jaime A. Canto Navarro (Le Remendado), Evgeny Sevastyanov (Zuniga), Maharram Huseynli (Moralès), Rafaela Fernandes (Frasquita), Martina Rinaldi (Mercédès).

Prendono parte alla serata i musicisti del Sineforma Ensemble, l’Ensemble Vocale dell’Accademia d’Arte Lirica e il Coro di voci bianche dell’Istituto Comprensivo “C.G. Cesare”, con un centinaio di alunni delle scuole primarie della città coinvolti negli interventi musicali dal palcoscenico ed in platea, preparati da Rosa Sorice; gli interventi coreografici sono del Centro Formazione Danza di Osimo su coreografie di Simona Apostol.

La rilettura di Carmen, che mantiene intatta l’architettura dell’opera di Bizet, è stata costruita sul terzo capitolo della novella di Mérimée: essa si incentra intorno alla figura del narratore, che assume in prima persona la voce di Don José, alla vigilia della sua esecuzione per l’assassinio della bella gitana.

La nuova drammaturgia riduce ad un unico atto di 75 minuti l’opera, coi numeri musicali di Bizet inseriti nel racconto di Mérimée, valorizzando le parti soliste e i numeri corali per le voci bianche. La strumentazione di Alfonso Martone, per ensemble di nove strumenti (violino, viola, violoncello, contrabbasso, flauto, clarinetto, tromba, corno e percussioni), ripercorre idealmente i 140 anni dalla prima di Carmen, filtrando le esperienze musicali fiorite intorno all’opera– trascrizioni d’epoca, riduzioni per orchestrina di Caffè-Concerto, fantasie di grandi virtuosi come Pablo de Sarasate, partiture che cercano colori contemporanei come la “Carmen Suite” di Schedrin: un omaggio a Bizet e insieme il riconoscimento del successo di un’opera divenuta icona pop dei nostri giorni.

La rivisitazione moderna dell’opera – che nel 1981 a Parigi ha avuto un illustre precedente ne La tragédie de Carmen realizzata da Peter Brook e Marius Constant – è la prima tappa di un progetto triennale dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo, per rileggere i capolavori del melodramma nati da grandi opere letterarie: alla Carmen di Bizet seguiranno il dramma lirico Werther di Jules Massenet con brani da “I dolori del giovane Werther” di Johann Wolfgang Goethe, e La bohème di Giacomo Puccini dal romanzo di Henri Murger “Scènes de la vie de bohème”.

Posto Unico Numerato: 12 € – Amici dell’Accademia 10 €

Prevendita Biglietti al Teatro La Nuova Fenice tel. 071.7231797

INFO

Accademia d’Arte Lirica

tel. 071.714525, email info@accademialiricaosimo.it – www.accademialiricaosimo.com

L’Ufficio stampa dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo

Simona Marini