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La saga excelsior, loira “Conciliazione sempre possibile”

000excelLa Excelsior Cinematografica srl, con atto notificato in data 12.3.2010

prot.6071, citava il Comune di Porto San Giorgio a comparire innanzi al

Tribunale di Fermo per l’accertamento della proprietà del cosiddetto“ex Cinema

Excelsior”. L’Amministrazione comunale decideva di resistere nel giudizio.

Lo scorso 8 maggio, con sentenza a firma del Got, l’avvocato Maura Diodato, il

Tribunale ha dichiarato che il fabbricato “ex Cinema Excelsior” è di proprietà

esclusiva della medesima Excelsior Cinematografica srl alla quale va

riconsegnato.

Oltre alle spese di lite, il Comune è stato condannato al risarcimento dei danni,

da liquidare in separata sede, da quando questi si è immesso nel possesso e cioè

dal 24 dicembre 2008.

L’intervento del sindaco Nicola Loira:

“Ad una prima lettura la sentenza di primo grado appare interamente piegata

sulle tesi del privato. Ci si riserva di valutare la stringata motivazione che, a

prima vista, appare degna di approfondimento critico per i tanti punti trascurati

o, addirittura, omessi nella delibazione. Fummo facili profeti quando nel 2010

invitammo a desistere l’ex sindaco Agostini che, con tanta sicumera e toni

trionfalistici, annunciava l’ottenimento di un contributo governativo di 150.000

euro da spendere sull’ex cinema oppure ancora, quando con una bozza di

progetto preliminare, indicava la cifra di 1.200.000 euro da ricavare mediante la

vendita di un bene, questa volta si, certamente comunale come la ex pescheria

di viale Don Minzoni. Si vendeva un bene pubblico per investirne il ricavato su

un bene la cui proprietà era ancora in discussione, cioè sub iudice. Prudenza,

buon senso e oculatezza avrebbero suggerito a chiunque di procedere per gradi,

soprattutto in considerazione del fatto che i denari di tale spesa erano della

collettività, cioè pubblici, come gli oltre 200 mila euro che il Comune, a seguito

della immissione in possesso fatta da Agostini, si trovò a spendere per la messa

in sicurezza dopo una straordinaria nevicata.

Nel rimanere ancora dell’idea che l’immobile sia di proprietà comunale noi

rispetteremo la sentenza e, se del caso, la impugneremo. Continueremo a

perseguire con il privato ipotesi conciliative nella consapevolezza assoluta che

l’immobile in questione, per il precario stato in cui si trova e la destinazione

d’uso utile solo alla riaccensione della cinepresa, non sia affatto appetibile ed

economico per lo stesso privato”.