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“Garanzia Giovani” l’Eca certifica il rischio fallimento

000garanziaggQuesta volta, dopo i tanti allarmi lanciati dal nostro giornale, è l’Eca, la Corte dei Conti Europea a lanciare l’allarme sul rischio fallimento del progetto Garanzia Giovani. L’Eca, come aveva anche nei giorni scorsi evidenziato Adriaticonews mette in evidenza alcuni dei fattori critici scarsa attenzione alla qualità dell’offerta di lavoro, finanziamenti inadeguati, inesistente monitoraggio delle iniziative dei vari paesi, scarsa affidabilità delle agenzie del lavoro nella profilazione dei giovani richiedenti e una inadeguata proporzione tra domanda ed offerta di lavoro. Si potrebbe profilare uno spreco di risorse piuttosto consistente, anche se fino ad ora i pochi giovani chiamati ai tirocini stentano a vedere quanto gli spetta, ma il progetto prevede impegni di spesa tra il 2014 e il 2020 per quasi 17 miliardi di euro tra importi garantiti dalla UE e la dotazione nazionale. L’Eca non entra nel merito dell’iniziativa, ma ne paventa i rischi di non attuazione per le procedure definite approssimative e non in linea né con i profili dei giovani senza lavoro né con quelli delle poche aziende aderenti al progetto. In sintesi l’Eca mette in risalto un punto, i giovani dovrebbero avere una offerta di lavoro qualitativamente, mentre per come si estrinseca fino ad oggi il progetto vi è pochissima corrispondenza tra quanto scritto nei profili dei giovani esaminati e le richieste delle aziende. Garanzia Giovani è stata senza dubbio caricata di significati non  corrispondenti alla realtà specifica, ma non si può non sottolineare le molte falle del sistema a cominciare dal ruolo delle agenzie per il lavoro fino all’assenza da parte di tutte le parti coinvolte, imprenditori, istituzioni, istituti di credito, associazioni di categoria, per una autentica politica di sviluppo che manca in questo Paese da oltre un decennio.

ARES