Lettera aperta del Presidente Confabitare al premier Renzi
Domanda malandrina, e di non facile risposta. Salvatore della Patria?
Uomo del fare? Berlusconi in versione gauchiste?
Parolaio senza costrutto? Vassallo dei poteri forti? In questi 14 mesi , tanti ne
sono passati dall’ingresso dell’ex Sindaco di Firenze a Palazzo Chigi, ne
abbiamo sentite di tutti i colori: peana e attacchi feroci, osanna e contumelie.
Noi come Confabitare non avevamo né abbiamo pregiudizi nei confronti del
premier, ma un’idea ben precisa su di lui e sul suo operato ce la siamo fatta.
E diciamolo schiettamente: è un’opinione tutt’altro che positiva. L’uomo non
ci convince. È un abile comunicatore, chi lo nega? Ma la di là delle parole,
dei sorrisi, delle slide e dei tweet che dispensa senza risparmio, si vede poco
altro.
Insomma, tante chiacchere e pochi fatti: sarà banale come critica ma così è.
Il nostro, va da sé, non è un discorso di schieramenti politici. La nostra
bocciatura si basa esclusivamente sui fatti, in particolare su quelli che non
abbiamo visto, sulle promesse non mantenute, sugli impegni disattesi. Si
perché il grande affabulatore fiorentino, è bene ricordarlo, aveva promesso
agli Italiani di ridurre le imposte sulla casa. Ebbene, dopo un anno e passa,
di governo Renzi, il carico fiscale sui malcapitati proprietari di immobili è
schizzato a 40 miliardi ( erano 11 tre anni fa all’inizio dell’infausta era Monti).
E anche nel 2015 siamo qui a districarci nella giungla di tasse e balzelli, con
annesso balletto di sigle ( tasi, tari, Imu, e chi più ne ha più ne metta) e con
l’aggravante di aliquote quasi ovunque maggiori a quelle dell’anno scorso. Il
giochetto è sempre lo stesso: il Governo taglia i fondi ai Comuni, i Comuni
piangono miseria e aumentano le imposte locali, i cittadini, i proprietari di
casa in primis vengono spremuti come limoni e usati come bancomat. E la
local tax, quella che doveva inglobare i vari balzelli sugli immobili,
semplificando le procedure e riducendo un po’ i costi, che fine ha fatto?
Rinviata al 2016 senza tante spiegazioni. Evidentemente c’è da fare cassa,
quindi i possessori di case non protestino troppo. Così come si mettano il
cuore in pace le cinquemila famiglie terremotate dell’Emilia che da luglio
dovranno ricominciare a pagare IMU e TASI (al 50%), anche se le loro case
sono inagibili o ridotte ad un cumulo di macerie. Che dire? Uno scandalo,
peggio una vergogna. Ma per Renzi ed il suo governo, evidentemente, è tutto
normale.
Come è normale proclamare, un giorno sì e l’altro pure che ci sono segnali di
ripresa nella disastrata economia italiana e anche nel mercato immobiliare.
Ma la realtà è ben diversa: le compravendite segnano ancora il passo, il
prezzo delle case è crollato ed il settore delle costruzioni, che ha lasciato sul
terreno migliaia di piccole imprese negli ultimi anni, è tuttora in gravissime
difficoltà.
Insomma, nonostante i proclami ottimistici dello statista fiorentino i tempi
restano grami.
Non per infierire, ma gli ultimi dati ISTAT segnalano una disoccupazione di
molto in crescita( 12,7 %) a febbraio con una punta record del 42,6 % per
quanto riguarda i giovani.
Tutto male sotto il cielo del Belpaese? No qualche nota positiva c’è. La cura
Draghi, con l’immissione di un prezioso tesoretto nelle asfittiche casse statali
, potrebbe essere la vera “svolta buona”. Lo speriamo di cuore, per tanti
nostri associati e per i milioni di Italiani che faticano ad arrivare alla fine
del mese.
Alberto Zanni
Presidente Nazionale Confabitare