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Regione spese facili partono gli interrogatori

000regionespeseANCONA – Al via da giovedì gli interrogatori chiesti da decine di indagati nell’inchiesta della Procura di Ancona sulle spese facili di gruppi e consiglieri regionali delle Marche tra il 2008 e il 2012. Un’indagine, condotta dal procuratore Elisabetta Melotti e dai pm Giovanna Lebboroni e Ruggiero Dicuonzo, arrivata al capolinea nel febbraio scorso. L’inchiesta coinvolge 66 persone tra consiglieri ed ex consiglieri di tutti i gruppi, i due presidenti di Giunta e Consiglio, assessori, e addetti ai gruppi. Le ipotesi di reato contestate, riguardanti 1,2 milioni di euro di spese ritenute non documentate o non inerenti all’attività dei gruppi, sono il peculato e concorso in peculato cui si aggiunge la truffa per la consigliera ex Idv Paola Giorgi, ora assessore regionale. Gli interessati, presumibilmente nell’ordine in cui hanno presentato istanza di essere sentiti, di solito corredata con ampie memorie difensive, verranno ascoltati probabilmente nella sede del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza alla Baraccola. Secondo indiscrezioni, gli indagati verranno sentiti dai militari della Finanza mentre i capigruppo, la cui posizione è più complessa e articolata, potrebbero essere interrogati dal pubblico ministero e forse in Procura. I faccia a faccia, scadenzati a gruppi giorno per giorno dai finanzieri, potrebbero proseguire fino a dopo Pasqua. La maggior parte degli indagati, alcuni dei quali lo avevano chiesto da diverso tempo, ha infatti depositato un’istanza in tal senso. Contano di poter spiegare l’utilizzo del denaro (fondi, rimborsi e compensi) e di ottenere l’archiviazione delle accuse prima di un eventuale rinvio a giudizio, quella ‘scrematurà delle posizioni che molti si attendevano già nell’avviso di chiusura indagini. Altri, come Dino Latini (Liste civiche per l’Italia), hanno invece annunciato di voler dimostrare in giudizio la propria estraneità.