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Brambatti ai titoli di coda

00brambattiFinisce come non avrebbe voluto l’esperienza amministrativa del Sindaco Brambatti. Diciassette consiglieri ed oltre firmano le dimissioni dal notaio e pongono fine allo stillicidio di dimissioni, revoca delle dimissioni, riunioni, vertici, che non fatto altro che inasprire i toni di una crisi irreversibile. Il Sindaco chiude con rimpianto per le cose non fatte e ancora da fare, ma soprattutto chiude in forte polemica con il suo partito il Pd dal quale oramai la separa un fossato profondo. La Brambatti non fa autocritica, non è nella sua natura e cerca per l’ultima volta di mettere in mora i partiti e in primis il Pd. Il Pd no ci sta e rivendica la propria autonomia di giudizio e la responsabilità politica di porre fine ad una esperienza amministrativa fatta di poche cose fatte e di troppi rimpasti. Proprio le continue fibrillazioni in giunta, l’estromissione di amministratori capaci, le difficoltà di dialogo, l’assenza di un reale coordinamento e il continuo ricorso alle prerogative del indaco per far prevalere punti di vista e soluzioni nella maggior parte dei casi sbagliate, hanno alla fine decretato la consunzione di una maggioranza sempre più evanescente. Ora la palla passa ai partiti e poi ai cittadini, lo scenario non è dei più confortanti, mancano al momento alternative di livello e la città non ha più tanto tempo per avviare un rilancio.

ARES