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Quando la cultura è anche economia! 75.000 alla mostra di giotto e Gentile

02giottoOltre 75mila presenze per la grande mostra “Da Giotto a Gentile” aperta al pubblico il 26 luglio scorso a Fabriano e prorogata al 18 gennaio per lo straordinario e continuo afflusso di visitatori provenienti da tutta Italia. Nell’ultimo giorno utile, c’erano ancora quasi 1.900 persone arrivate in extremis per visitarla. Oltre 100 le opere esposte nella Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli”, ma non solo. L’itinerario prevedeva anche la Chiesa di Sant’Agostino con le Cappelle Giottesche, la Chiesa di San Domenico con la Cappella di Sant’Orsola e Sala Capitolare, la Cattedrale di San Venanzio, Cappelle di San Lorenzo e della Santa Croce. Il catalogo, edito da Mandragora, è stato curato da Vittorio Sgarbi insieme a Giampiero Donnini e Stefano Papetti responsabile anche dell’allestimento con Liana Lippi, direttore e coordinatore dell’evento. Circa 6.500 le copie vendute.
 “Una mostra che è come un libro di scuola. La differenza è che in nessun manuale d’arte viene indicata la peculiarità e la specificità della scuola di Fabriano – ha detto Sgarbi -. Con questa esposizione, attraverso il Maestro di Sant’Emiliano, il Maestro di Campodonico, il Maestro dell’Adorazione dei Magi fino al più conosciuto Gentile da Fabriano, la scuola di Fabriano acquista una sua dignità sin dagli inizi del Trecento. ‘Da Giotto a Gentile’ rimarrà dunque un passaggio fondamentale della storiografia”. “La mostra – ha osservato il sindaco Giancarlo Sagramola – ha restituito fiducia alla capacità di saper fare che da sempre caratterizza la nostra città. Dobbiamo continuare a ragionare in questa logica di sinergia e collaborazione, incentrando ulteriori interventi sul grande patrimonio artistico e culturale del nostro territorio”. “Un evento – ha commentato il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca – che ha segnato un sentiero nuovo di crescita per la comunità di Fabriano e impreziosito l’offerta turistica e culturale delle Marche. Il successo di critica e pubblico rafforza la strategia del governo regionale, che ha individuato nella cultura legata al turismo e al paesaggio un nuovo motore di sviluppo”.