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“Made in Italy: valore e tutela del nostro fare”

00cnamadeinitalyCertificazione di origine e controllo della filiera per fare del “Made in Italy” un marchio reale e in

grado di rappresentare ciò che viene effettivamente realizzato nel nostro Paese.

Sono questi gli aspetti a cui la CNA non può derogare in materia di “made in”: un tema fondamentale

per l’associazione degli artigiani, che il 22 novembre presenterà a Monte San Giusto una proposta di

legge ad hoc.

Alcune linee guida, elaborate da un gruppo di lavoro regionale che, per voce del coordinatore Marche

di CNA Federmoda Luigi Silenzi, saranno illustrate all’europarlamentare Simona Bonafè, all’on.

Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola e della Commissione Ambiente, Territorio e

Lavori Pubblici della Camera e al Segretario Generale della CNA Nazionale Sergio Silvestrini.

Un momento importante organizzato dalle CNA Provinciali di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, in

collaborazione con la Fondazione Symbola, con il sostegno della Camera di Commercio di Macerata

e il patrocinio della Regione Marche e del Comune di Monte San Giusto.

“Made in Italy: valore e tutela del nostro fare. Ricchezza e identità del territorio, garanzia per il

consumatore”, il titolo del convegno in programma per sabato alle 9.30 all’auditorium Sant’Agostino

di Monte San Giusto.

La CNA ritiene necessario modificare l’attuale legislazione che consente di immettere sul mercato

due distinte immagini del Made in Italy: quello regolato dalla Comunità Europea, tramite le norme

doganali che permettono di marchiare Made in Italy i prodotti realizzati in parte fuori dal Paese di

origine, e il Made in Italy regolato dal decreto legge 135/2009 Art. 16 che introduce il 100% fatto in

Italia. Ponendoci solo per un istante dalla parte del consumatore, interessato ad acquistare un prodotto

Made in Italy, appare evidente, non solo lo smarrimento del consumatore stesso, ma anche il tentativo

di raggirarlo.

“Il prossimo 8 dicembre – afferma il Presidente Provinciale CNA Fermo Paolo Silenzi – il

regolamento sul made in sarà nuovamente discusso nella Commissione Europea e il nostro auspicio

è che questa volta venga approvato. Senza questo passaggio fondamentale gli sforzi innovativi degli

artigiani rimarranno vani”.

Con il convegno in programma a Monte San Giusto la nostra associazione illustrerà alcuni punti

fondamentali per la revisione della legislazione attuale, così riassunti:

• il Made in Italy è quello realizzato interamente in Italia;

• a tale scopo si istituisce un marchio nazionale di riconoscimento;

• le imprese che intendono utilizzare il marchio dovranno essere in possesso di una

certificazione di tracciabilità del prodotto da rinnovare ogni anno;

• l’Ente incaricato al rilascio e al controllo della certificazione dovrà essere un Ente

terzo autorevole e per queste ragioni dovrà essere di diritto pubblico;

• il rilascio del marchio alle imprese sarà concesso dietro un corrispettivo finanziario in

percentuale al fatturato;

• i proventi dovranno essere utilizzati per attuare politiche di promozione del marchio

Made in Italy sui mercati;

• saranno predisposte leggi di incentivazione fiscale a favore delle imprese che

utilizzano il marchio;

• nessun beneficio derivante da leggi nazionali, regionali e contributi delle Camere di

Commercio può essere riconosciuto alle imprese che delocalizzano le produzioni.

Sabato 22 novembre, ai saluti del Presidente CNA Provinciale di Macerata Giorgio Ligliani, del

sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili e del Presidente CNA Marche Gino Sabatini, seguiranno

le prolusioni di Nunzio Giustozzi (professore di Storia dell’Arte) e di Luigi Silenzi (coordinatore

regionale CNA Federmoda).

Alle 10.30 previsti gli interventi di Paolo Silenzi, Presidente CNA Fermo, imprenditore

calzaturiero e presidente della rete di imprese Modart Italia, dell’Assessore Regionale Sara

Giannini e dell’Eurodeputata del Partito Democratico Simona Bonafè.

Gli interventi finali saranno affidati a Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola e della

Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera e al Segretario Generale della

CNA Nazionale Sergio Silvestrini.

A coordinare i lavori Antonio Franceschini, Responsabile Promozione e Mercato Internazionale della

CNA Nazionale.