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Salvataggio Banca Marche per fine anno?

banca marcheANCONA – C’è «un arco temporale stretto, che va da qui a fine anno» per l’operazione di salvataggio di Banca Marche da parte di Fonspa. Operazione che dovrebbe ammontare «a 1,8 miliardi tra good bank e bad bank». Lo ha detto il presidente della Regione Gian Mario Spacca, riferendo in consiglio regionale su un recente incontro con l’Ad di Fonspa Panfilo Tarantelli, in risposta ad alcune interrogazioni.

«Si sta facendo la due diligence, che sarà completata in tempi brevi, per poi avere il piano industriale – ha aggiunto -, da notizie di stampa so che ci sono anche gruppi americani e arabi interessati, oltre alla cordata di imprenditori locali». Ma l’operazione – ha ribadito – «va completata al massimo nei primi mesi del 2015, perchè dopo cambieranno le regole europee».

All’Ad di Fonspa, il governatore Spacca ha illustrato le quattro priorità individuate dall’Assemblea legislativa delle Marche e contenute in un documento a suo tempo approvato dall’aula: occupazione con la salvaguardia dei posti di lavoro nelle filiali e nella sede centrale; necessità che la banca torni ad essere punto di riferimento per il territorio («Banca Marche è in relazione con l’80% del sistema roduttivo marchigiano»); destino degli attuali azionisti, «soprattutto delle Fondazioni e del loro patrimonio che torna sul territorio con iniziative per il sociale, la sanità e la cultura, in otto anni sono stati investiti 58 milioni di euro»; la destinazione degli immobili che rappresentano «gran parte dei crediti deteriorati e che se invadessero il mercato regionale lo distruggerebbero».

L’eventuale intervento di Fonspa nell’operazione di ricapitalizzazione da 800 milioni di euro «ci rassicura sul fronte dell’occupazione» ha rilevato Spacca, dato che «non ha altre strutture sul territorio». Altra cosa importante è la gestione degli immobili «che come crediti deteriorati andrebbero a gravare sulla bad bank». «Comunque – ha sottolineato – non siamo ancora al punto di caduta, stiamo seguendo la vicenda con attenzione. Il momento fondamentale sarà il completamento della due diligence e la presentazione del piano industriale». Che, stando a quanto appreso dal presidente della Regione, dovrebbe tenere conto anche del «rapporto con il territorio. L’ultimo rapporto Eurostat – ha ricordato – ci colloca tra le regioni più manifatturiere d’Europa con un sistema produttivo ancora in grado di esprimere grandi potenzialità».

Un miliardo e 800 milioni – ha ribadito Spacca, ricordando l’ammontare dell’operazione – «per risanare una situazione gestita in maniera molto discutibile». E secondo il governatore, «in un momento di difficoltà, venuti meno venuti meno i santuari dell’economia, dobbiamo essere orgogliosi che fatto il punto di riferimento sia stata l’istituzione regionale, in grado sempre di trovare nuove soluzioni, in una legislatura drammatica, con tre anni di recessione».