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Un altro suicidio a causa della crisi

an suicidaNon voleva vedere nessuno, ripeteva sempre la stessa frase dicendo che aveva sbagliato. Pensavamo di farcela ma aveva già deciso di uccidersi. Siamo rimasti tutti malissimo. Il nostro è un duro lavoro».

Sono le parole del vice questore aggiunto Cinzia Nicolini, capo delle Volanti alla Questura di Ancona. E’ lei ad aver parlato per più di un’ora con l’infermiere di 41 anni A. M. che giovedì si è buttato dal tetto dell’abitazione della madre, in via Manzoni, al Verbena, facendo un volo di venti metri che non gli ha lasciato scampo.

L’esperienza ormai maturata in tanti anni di servizio che l’hanno portata più volte di fronte a casi simili e conclusi fino a giovedì sempre nel migliore dei modi hanno fatto scendere in lei amarezza e dolore per quel giovane papà che ha scelto di morire. «Dopo un lungo colloquio – prosegue la Nicolini – si era avvicinato ma poi improvvisamente gli è scattata una molla e si è buttato giù rischiando di portarsi dietro anche un agente. Non ci si rimane mai bene di fronte a questi episodi. Noi abbiamo fatto tutto quello che era possibile. Io sono arrivata dopo un po’ che lui era sul tetto del palazzo. Non voleva farsi avvicinare da nessuno e non voleva parlare con nessuno. Questo è un duro lavoro dal punto di vista morale e della professione».

Un ringraziamento del vice questore va all’agente che ha cercato fino all’ultimo di trattenerlo per un piede facendosi male ad un ginocchio e mettendo a rischio la sua stessa vita.

Questa mattina verrà effettuata l’autopsia sul corpo dell’infermiere (lavorava per strutture private) e se il magistrato darà il nullaosta oggi alle 16 verrà celebrato il funerale nella chiesa di Polverigi, il paese dove abitava con la moglie e i due figli. Qui aveva la sua casa, quella che per motivi economici non riusciva più a mantenere pagando il mutuo. Proprio questo fattore sarebbe stata la causa scatenante che lo ha portato al gesto estremo. La banca giovedì mattina aveva telefonato nella sua abitazione. Una chiamata presa dalla moglie e che solo in quel momento sarebbe venuta a conoscenza che il 41enne era in forte ritardo con le rate tanto da rischiare il pignoramento