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Imprenditori marchigiani assediati a Tripoli

tripoliImprenditori marchigiani bloccati nell’inferno della Libia. Asserragliati nell’albergo Corinthia di Tripoli, a causa del golpe che sta scuotendo il paese nordafricano, i rappresentanti di almeno dieci aziende edili, tra cui l’anconetana Eusebi Impianti. La delegazione avrebbe dovuto partecipare alla fiera Libya Build, da oggi a giovedì, dedicata al settore delle costruzioni. Della missione, organizzata da Marchet (azienda speciale della Camera di Commercio di Ancona) fa parte la funzionaria fabrianese Vanessa Ficarelli.

A chi è riuscito a contattarla, ieri la Ficarelli ha raccontato di colpi di arma da fuoco uditi in lontananza e di mezzi blindati dell’esercito governativo schierati a protezione dell’hotel che si trova in una zona decentrata dai quartieri residenziali. Al Corinthia è concentrata la maggioranza degli 80 imprenditori italiani che ieri avrebbero dovuto iniziato ad allestire gli stand nel quartiere espositivo. Le aziende rappresentate a Tripoli la Sagi e la Lorev, entrambe fabrianesi, sul posto solo con agenti libici; Diasen (Fabriano), Messersì Packaging (Barbara), Arco Industrie (Fermo), Maitek (San Costanzo), Cacciamani (Fabriano), Enzo Reschini della Reschini (Macerata).

I rappresentanti della Maurizi Arredamenti (Montecosaro) sono invece al Tobachs Hotel. La Eusebi è a Tripoli per suo conto con l’amministratore delegato e i responsabile della divisione service. Sono tutti in contatto con l’Ambasciata, che ha loro consigliato di non muoversi dagli alberghi, e stanno bene.